Al fine di fornire un sintetico aggiornamento sullo schema decreto correttivo ambientale e sullo schema decreto RENTRi sulla tracciabilità dei rifiuti, si sintetizzano di seguito i principali e più recenti passaggi istituzionali che hanno interessato i due provvedimenti.
Schema Decreto Correttivo Ambientale
A seguito delle nuove direttive europee rientranti nel pacchetto economia circolare il Governo ha adottato (sulla base della delega conferita dal Parlamento con l'articolo 16 della legge 4 ottobre 2019, n. 117) il D.Lgs. n. 116/20 recante «Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio», entrato in vigore il 26 settembre 2020 (cfr. circolare Assoambiente n. 241/2020).
Successivamente, ai sensi della Legge n. 234/2012 (che consente al Governo, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore di un decreto legislativo di recepimento di direttive europee - quindi entro il 26 settembre 2022 nel caso di specie - di adottare disposizioni integrative e correttive del decreto delegato) il Governo ha adottato in via preliminare, sottoponendolo ai pareri delle competenti commissioni parlamentari, lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. n. 116/20 (cfr. circolare Assoambiente n. 259/2022 a cui è allegato anche il testo dello schema di provvedimento e relativa sintesi).
Tale schema, dopo un importante ciclo di audizioni parlamentari svoltesi nel secondo semestre del 2022 (a cui è stata invitata anche Assoambiente che, come di consueto, ha presentato sullo stesso puntuali e motivate proposte di modifica ed integrazione predisposte con il supporto degli associati), ha ricevuto i pareri (favorevoli seppur con richiesta di alcune integrazioni) delle competenti commissioni di Camera e Senato nei mesi di novembre e dicembre 2022.
Lo schema di decreto contiene una serie di modifiche alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 volte a:
Lo schema di provvedimento contestualmente all’iter nazionale sopra sintetizzato, il 27 settembre 2022 è stato altresì notificato dal Governo alla Commissione europea che ha avuto a disposizione 90 gg (cd. stand still) per esprimere il proprio parere, nelle more del quale lo Stato italiano ha il nulla osta a procedere.
Da ultimo si segnala che lo schema di decreto legislativo è stato approvato dal CdM del 21 dicembre 2022 ed è ancora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Schema DM Rentri sulla tracciabilità dei rifiuti
La Legge n. 12/2019 (di conversione del DL 135/2018) che ha soppresso il SISTRI, ha al contempo istituito un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (RENTRi) che verrà regolamentato con Decreto Ministeriale ai sensi del comma 1 dell’art. 188-bis del D.Lgs. n. 152/06, e andrà a:
La nuova disciplina della tracciabilità dei rifiuti si inserisce nella Strategia nazionale per l’economia circolare (approvata con DM MASE 24 giugno 2022, n. 259) e nel correlato Programma nazione per la gestione dei rifiuti (adottato con DM MASE 24 giugno 2022, n. 257), entrambi predisposti in attuazione delle riforme contenute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In merito all’iter relativo alla bozza di DM RENTRi, segnaliamo:
Per ulteriori approfondimenti sulla materia, si rinvia al n. 1 di Assoambiente Informa presente sul sito associativo “Area riservata – Approfondimenti” e per gli schemi di provvedimenti e/o altra documentazione o informazione in materia, alla D.ssa Chiara Leboffe (c.leboffe@fise.org).