AssoAmbiente

Circolari

2023/138/SAEC-NOT/LE

Al fine di fornire un sintetico aggiornamento sullo schema decreto correttivo ambientale e sullo schema decreto RENTRi sulla tracciabilità dei rifiuti, si sintetizzano di seguito i principali e più recenti passaggi istituzionali che hanno interessato i due provvedimenti.

Schema Decreto Correttivo Ambientale

A seguito delle nuove direttive europee rientranti nel pacchetto economia circolare il Governo ha adottato (sulla base della delega conferita dal Parlamento con l'articolo 16 della legge 4 ottobre 2019, n. 117) il D.Lgs. n. 116/20 recante «Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio», entrato in vigore il 26 settembre 2020 (cfr. circolare Assoambiente n. 241/2020). 

Successivamente, ai sensi della Legge n. 234/2012 (che consente al Governo, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore di un decreto legislativo di recepimento di direttive europee - quindi entro il 26 settembre 2022 nel caso di specie - di adottare disposizioni integrative e correttive del decreto delegato) il Governo ha adottato in via preliminare, sottoponendolo ai pareri delle competenti commissioni parlamentari, lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al D.Lgs. n. 116/20 (cfr. circolare Assoambiente n. 259/2022 a cui è allegato anche il testo dello schema di provvedimento e relativa sintesi). 

Tale schema, dopo un importante ciclo di audizioni parlamentari svoltesi nel secondo semestre del 2022 (a cui è stata invitata anche Assoambiente che, come di consueto, ha presentato sullo stesso puntuali e motivate proposte di modifica ed integrazione predisposte con il supporto degli associati), ha ricevuto i pareri (favorevoli seppur con richiesta di alcune integrazioni) delle competenti commissioni di Camera e Senato nei mesi di novembre e dicembre 2022.

Lo schema di decreto contiene una serie di modifiche alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 volte a:

  • garantire un coordinamento in relazione alle modifiche e alle abrogazioni che nel corso degli ultimi due anni hanno interessato il Codice dell’ambiente;
  • consentire una più chiara definizione dell’ambito applicativo di alcune disposizioni.

Lo schema di provvedimento contestualmente all’iter nazionale sopra sintetizzato, il 27 settembre 2022 è stato altresì notificato dal Governo alla Commissione europea che ha avuto a disposizione 90 gg (cd. stand still) per esprimere il proprio parere, nelle more del quale lo Stato italiano ha il nulla osta a procedere. 

Da ultimo si segnala che lo schema di decreto legislativo è stato approvato dal CdM del 21 dicembre 2022 ed è ancora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Schema DM Rentri sulla tracciabilità dei rifiuti

La Legge n. 12/2019 (di conversione del DL 135/2018) che ha soppresso il SISTRI, ha al contempo istituito un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (RENTRi) che verrà regolamentato con Decreto Ministeriale ai sensi del comma 1 dell’art. 188-bis del D.Lgs. n. 152/06, e andrà a:

  • definire nuovi modelli di registro C/S e FIR e declinare le modalità di compilazione e tenuta degli stessi;
  • indicare le modalità di iscrizione, organizzazione, funzionamento e accesso da parte degli Organi di controllo al registro.

La nuova disciplina della tracciabilità dei rifiuti si inserisce nella Strategia nazionale per l’economia circolare (approvata con DM MASE 24 giugno 2022, n. 259) e nel correlato Programma nazione per la gestione dei rifiuti (adottato con DM MASE 24 giugno 2022, n. 257), entrambi predisposti in attuazione delle riforme contenute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In merito all’iter relativo alla bozza di DM RENTRi, segnaliamo:

  • aprile 2022 – bozza condivisa con gli stakeholder per una consultazione (chiusasi a maggio 2022) a cui ha partecipato anche Assoambiente che ha inviato proprie proposte puntuali di modifica, redatte tramite la collaborazione ed il contributo dei propri associati;
  • 30 settembre 2022 – bozza pubblicata sul sito della Commissione Europea. Da tale data sono decorsi i 90 gg del periodo sospensivo (cd. stand still), terminato il 30 dicembre 2022, nel corso dei quali a livello nazionale è stato sospeso l’iter del provvedimento in attesa del parere circostanziato da parte della Commissione Europea;
  • 22 dicembre 2022 – pubblicato il parere del Consiglio di Stato “nel complesso favorevole" a condizione che lo schema di DM, prima della sua adozione ufficiale, acquisisse la bollinatura della Ragioneria dello Stato a fini di certificazione della coerenza e della solidità economico-finanziaria dell’impianto normativo proposto;
  • primo trimestre 2023 – acquisita bollinatura della Ragioneria di Stato;
  • fine maggio 2023 – MASE avvia una seconda consultazione (la prima a dicembre scorso a cui anche Assoambiente ha fornito le proprie proposte elaborate con i GdL associativo) sulla bozza di manuale recante le “Modalità Operative”, cioè il Documento tecnico a supporto della stesura dei decreti direttoriali (che andranno a declinare tutte le procedure di iscrizione e le modalità operative e di compilazione dei nuovi documenti di tracciabilità informatici) di cui all’art. 21 dello schema di decreto RENTRi.
     

Per ulteriori approfondimenti sulla materia, si rinvia al n. 1 di Assoambiente Informa presente sul sito associativo “Area riservata – Approfondimenti” e per gli schemi di provvedimenti e/o altra documentazione o informazione in materia, alla D.ssa Chiara Leboffe (c.leboffe@fise.org).

» 31.05.2023

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