Pubblicato il decreto 4 aprile 2023, n. 59 recante Regolamento sula disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRi), emanato ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 1 dal D.Lgs. n. 152/2006, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) con il supporto tecnico-operativo dell’Albo Gestori Ambientali (GU n. 126 del 31 maggio 2023).
Il provvedimento, riportato in allegato, si compone delle procedure e degli adempimenti di cui agli articoli 189, 190 e 193 del D.Lgs. n. 152/2006 integrati nel Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, istituito ai sensi dell’articolo 6 (“Disposizioni in merito alla tracciabilità dei dati ambientali inerenti rifiuti”), del DL n. 135/2018 (Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione) convertito con modificazioni, dalla L. n. 12/2019 (cfr. circolare Assoambiente n. 055/2019).
La pubblicazione del decreto è arrivata con qualche giorno di ritardo, rispetto alla milestone PNRR del 31 marzo fissata dal cronoprogramma della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, dovuto al passaggio in Ragioneria, richiesto dal Consiglio di Stato (cfr. circolari Assoambiente in materia, da ultimo circolare n. 138/2023) per ricevere “una certificazione della solidità economico-finanziaria del sistema” le cui spese di istituzione sono coperte da un apposito stanziamento da 1,61 milioni di euro, mentre gli oneri di funzionamento saranno sostenuti con i contributi annuali versati dai soggetti obbligati (nelle modalità fissate dall’art. 14 del DM in oggetto).
Il regolamento si compone di 24 articoli e 3 allegati, ed è suddiviso nei seguenti Titoli:
I tre allegati del Decreto contengono:
Le iscrizioni al RENTRI, come previsto dall’art. 13, sono scaglionate e comprese in un periodo che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento (15 giugno 2023), a seconda, esclusivamente nel caso dei produttori, delle dimensioni delle aziende. Le prime adesioni riguarderanno tutti i soggetti tenuti all’iscrizione ai sensi dell’art. 12, tra cui chi effettua attività di trattamento rifiuti, i trasportatori, e i commercianti e intermediari e i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, e scatteranno a partire dal 15 dicembre 2024. Da quella data i soggetti obbligati avranno poi 60 giorni di tempo per completare l’iscrizione. Le iscrizioni dei produttori iniziali di più piccole dimensioni sono previste invece a decorrere da 24 e 30 mesi a seconda del numero dei dipendenti.
L’art. 21 del provvedimento prevede che l’emanazione delle norme tecniche che disciplineranno il funzionamento del RENTRi, avverrà tramite decreti direttoriali, che definiranno anche le modalità di compilazione dei nuovi modelli di registro di carico e scarico e del formulario di trasporto, nonché manuali e guide sintetiche a supporto di operatori ed utenti.
Fino all’entrata in vigore del nuovo sistema di tracciabilità:
Stante la complessa articolazione del provvedimento, per una più puntuale analisi dei contenuti e delle ricadute sul sistema delle imprese associate, tutte sostanzialmente ricadenti nel suo campo di applicazione del decreto allegato, l’Associazione, unitamente ad Utilitalia, organizzerà nelle prossime settimane una iniziativa di approfondimento e confronto su cui, appena disponibili, Vi forniremo maggiori informazioni.
Nel rimandare a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in materia, rimaniamo a disposizione per ogni informazione.