AssoAmbiente

Circolari

2023/193/SAEC-EUR/FA

Il 13 luglio 2023 la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di Regolamento sui requisiti di circolarità per la progettazione dei veicoli e sulla gestione dei veicoli fuori uso, che si basa su una revisione della legislazione vigente e quindi della direttiva sui veicoli fuori uso ("direttiva ELV") e la direttiva relativa all'omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità ("direttiva di omologazione 3R").

L’obiettivo della presente proposta è quello di facilitare la transizione del settore automobilistico verso l'economia circolare, in tutte le sue fasi, dalla progettazione al trattamento finale.

Per agevolare la transizione del settore, la Commissione propone un regolamento unico che si concentra sui seguenti elementi chiave per migliorare la qualità della progettazione, della raccolta e del riciclo, facilitando nel contempo gli obblighi di comunicazione, ovvero:

  • progettazione circolare: il miglioramento della circolarità nella progettazione e nella produzione dei veicoli contribuirà a garantire che questi possano essere facilmente smantellati. Le case automobilistiche dovranno fornire istruzioni chiare e dettagliate per i demolitori su come sostituire e rimuovere parti e componenti durante l'uso e la fase di fine vita di un veicolo;
  • utilizzo contenuto riciclato: il 25% della plastica utilizzata per la realizzazione di un nuovo veicolo dovrà provenire da materiali riciclato, di questo il 25% dovrà essere riciclato da veicoli fuori uso. Si evidenzia come tale richiesta era stata avanzata - nel corso degli incontri di consultazione voluti dalla Commissione e le sue società di consulenza - da EuRIC con il supporto di tutti i suoi associati. Nella proposta non è stata invece recepita la richiesta di prevedere un contenuto minimo di gomma riciclata pari al 10% nei nuovi pneumatici montati sui veicoli. Tale richiesta verrà reiterate alle Istituzioni europee da EuRIC, nell’ambito dei prossimi passaggi necessaria all’approvazione definitiva del Regolamento;
  • migliore il trattamento: le misure previste porteranno al recupero di un maggior numero di materie prime, peraltro di migliore qualità, comprese le materie prime essenziali come la plastica, l'acciaio e l'alluminio. Almeno il 30% della plastica proveniente dai veicoli fuori uso dovrebbe essere riciclato. Ulteriori misure sosterranno il mercato del riutilizzo, della rigenerazione e della rimessa a nuovo di parti e componenti di un veicolo. Gli Stati membri sono incoraggiati a fornire incentivi alle officine di riparazione per sostenere la vendita di pezzi di ricambio;
  • migliore governance: le nuove disposizioni rafforzeranno la responsabilità del produttore istituendo regimi nazionali di responsabilità estesa del produttore in base a requisiti uniformi. Tali regimi forniranno supporto economico adeguato alle operazioni obbligatorie di trattamento dei rifiuti, incentivando i riciclatori a migliorare la qualità dei materiali riciclati dai veicoli fuori uso, promuovendo in tal modo una maggiore cooperazione tra operatori del trattamento e produttori;
  • raccolta maggiore e in modo più intelligente: per porre fine alla scomparsa dei veicoli, la proposta prevede una migliore applicazione delle norme vigenti e ne aumenta la trasparenza. Ciò significa più ispezioni, tracciamento digitale dei veicoli fuori uso in tutta Europa, una migliore differenziazione tra vecchie auto e auto fuori uso, più multe per le infrazioni e il divieto di esportare veicoli usati non idonei alla circolazione;
  • maggiore inclusione di veicoli: il campo di applicazione del nuovo regolamento sarà gradualmente ampliato per includere nuove categorie di veicoli ad oggi esclusi come motocicli, camion e autobus, garantendo così una copertura più completa.

Per quanto d’interesse, segnaliamo inoltre che sono presenti obblighi di monitoraggio per il contenuto riciclato di acciaio, alluminio e metalli critici, misure che riguardano le esportazioni e l'obbligo, tra gli altri, che l'auto esportata sia stata sottoposta ad un controllo tecnico valido che ne accerti la possibilità di utilizzo. Sono stati inseriti anche ulteriori obblighi di rimozione, per migliorare riutilizzo e riciclo prima della triturazione. A tal proposito si evidenzia, infine, che se viene certificato che le tecnologie di selezione post triturazione riescano a fornire risultati paragonabili, in termini di efficienza ed efficacia, a quelli ottenibili con lo smantellamento manuale, quest’ultimo non sarà più necessario.

Nel rimandare a successive comunicazioni per ogni aggiornamento in materia, si riporta in allegato la proposta della Commissione per ulteriori dettagli (v. Allegati 1 e 2, in inglese).

» 13.07.2023
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