AssoAmbiente

Circolari

2023/224/SAEC-SUO/PE

Pubblicate sul sito del SNPA le “Linee guida n. 46/2023 per la gestione dei materiali di riporto (MdR) nei siti oggetto di procedimento di bonifica” che propongono un percorso metodologico per l’identificazione e la gestione dei materiali di riportonell'ambito dei procedimenti di bonifica di cui alla Parte

Quarta, Titolo V del D.lgs. n. 152/2006 alla luce delle modifiche normative introdotte dalla legge 108/2021 (v. circolare associativa 213/2021).

In particolare, l’art. 37 del DL 77/2021 (così come convertito dalla legge 108/2021) modificando l’art. 3 del DL 2/2012 (convertito, con modificazioni, dalla legge 28/2012), ha stabilito che le matrici materiali di riporto non conformi ai limiti del test di cessione devono essere gestite nell’ambito dei procedimenti di bonifica, al pari dei suoli, utilizzando le migliori tecniche disponibili e a costi sostenibili che consentano di utilizzare l’area secondo la destinazione urbanistica senza rischi per la salute e per l’ambiente. 

In premessa, la LG SNPA precisa che il MiTE (oraMASE), nel dar riscontro con specifica nota ad alcuni quesiti posti da ISPRA in riferimento al mutato quadro normativo, aveva evidenziato che:

  • la nozione di materiale di riporto ai finidell'assimilabilità tecnica ai suoli anche ai fini dell'analisi di rischio rientri tra le valutazioni tecniche di competenzadell'Istituto;
  • l’espressione “al pari dei suoli” è prevista nella Fase 3 concernente la gestione dei materiali di riporto non conformi; ed, inoltre, si riferisce - quale termine relazionale - alla gestionenell’ambito dei procedimenti di bonifica” e che i materiali di riporto “sono gestiti nell’ambito dei procedimenti di bonifica anche mediante lo strumento dell’analisi dirischio ove tecnicamente applicabile”.
     

La LG SNPA schematizza in tre fasi la procedura di valutazione della matrice MdR, costituitada una commistione tra terreno e materiale antropico, finalizzata alla gestione nell’ambito del Titolo V del D.lgs. n. 152/2006:

Fase 1 - Identificazione della matrice: le valutazioni sono tese a identificare la matrice in esame come “materiale di riporto” ai sensi del c.1, art. 3 del D.L. 2/2012, o alternativamente come “suolo/sottosuolo” o come “rifiuto”;

Fase 2 - Campionamento e caratterizzazione della matrice materiale di riporto precedentementeidentificata, per la verifica delle concentrazioni delle sostanze secondo i criteri dell’Allegato 2, Parte Quarta, Titolo V del D.lgs. n. 152/2006, ai fini del confronto con le CSC (Tabella 1 Allegato 5), nonché tramite test di cessione ai sensi dell’art. 3, c. 2 del D.L. 2/2012;

Fase 3 - Valutazione dei risultati, sia in termini del confronto con le CSC (Tabella 1 Allegato 5), siadella mobilità dei contaminanti presenti nella matrice materiale di riporto, con particolare riferimento al bersaglio costituito dalla falda e, piùin generale, alle matrici ambientali presenti nel sito e limitrofe al corpo dei MdR. La valutazione sulla mobilità dei contaminanti si baserà sugli esiti deltest di cessione e sulle c.d. linee di evidenza.

Per quanti interessati le LG SNPA sono disponibili qui.

» 31.08.2023

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