Lo scorso 12 settembre 2023, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamento relativo alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transizioni commerciali [COM(2023)533], al fine di garantire l’affidabilità dei flussi di pagamento e quindi rendere l’economia dell’UE e, in particolare, le piccole e medie imprese (PMI) più competitive.
Come noto, la fornitura di beni e servizi avviene spesso sulla base di pagamenti differiti: il fornitore (creditore) concede al cliente (debitore) un termine per il pagamento della fattura (credito commerciale) dopo la fornitura del bene o la prestazione del servizio concordato nel contratto. I pagamenti tardivi sono pagamenti non effettuati entro il termine pattuito o il termine stabilito dalla legge e interessano le imprese in tutti i settori e in tutti gli Stati membri, colpendo gravemente, in misura sproporzionata, le PMI, poiché poi la scarsa liquidità e la difficile prevedibilità dei flussi di cassa si ripercuote negativamente sulla loro competitività.
La situazione è aggravata dal fatto che l’attuale normativa comunitaria in materia (direttiva sui ritardi di pagamento 2011/7/UE) viene ritenuta non idonea a contrastare questa pregiudizievole prassi e, quindi, a garantire il corretto funzionamento del mercato interno, in quanto priva di adeguate misure preventive e deterrenti, nonché di efficaci meccanismi di applicazione. A tal proposito la presente proposta di regolamento affronta tali carenze, prefiggendosi gli obiettivi principali di migliorare la disciplina di pagamento di tutti gli attori interessati (amministrazioni pubbliche, grandi aziende e PMI) e di proteggere le imprese dagli effetti negativi dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Nel regolamento proposto vi sono importanti disposizioni riguardanti termini e specifiche, tra cui:
Invitiamo quanti interessati a fornirci eventuali osservazioni sulla proposta di regolamento in allegato alla presente, inviandoli alla D.ssa Fano (g.fano@fise.org) entro il 10 novembre 2023, al fine di definire una posizione associativa utile per il confronto a livello europeo.