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Circolari

2023/277/SAEC-EUR/FA

Lo scorso 12 settembre 2023, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamento relativo alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transizioni commerciali [COM(2023)533], al fine di garantire l’affidabilità dei flussi di pagamento e quindi rendere l’economia dell’UE e, in particolare, le piccole e medie imprese (PMI) più competitive.

Come noto, la fornitura di beni e servizi avviene spesso sulla base di pagamenti differiti: il fornitore (creditore) concede al cliente (debitore) un termine per il pagamento della fattura (credito commerciale) dopo la fornitura del bene o la prestazione del servizio concordato nel contratto. I pagamenti tardivi sono pagamenti non effettuati entro il termine pattuito o il termine stabilito dalla legge e interessano le imprese in tutti i settori e in tutti gli Stati membri, colpendo gravemente, in misura sproporzionata, le PMI, poiché poi la scarsa liquidità e la difficile prevedibilità dei flussi di cassa si ripercuote negativamente sulla loro competitività.

La situazione è aggravata dal fatto che l’attuale normativa comunitaria in materia (direttiva sui ritardi di pagamento 2011/7/UE) viene ritenuta non idonea a contrastare questa pregiudizievole prassi e, quindi, a garantire il corretto funzionamento del mercato interno, in quanto priva di adeguate misure preventive e deterrenti, nonché di efficaci meccanismi di applicazione. A tal proposito la presente proposta di regolamento affronta tali carenze, prefiggendosi gli obiettivi principali di migliorare la disciplina di pagamento di tutti gli attori interessati (amministrazioni pubbliche, grandi aziende e PMI) e di proteggere le imprese dagli effetti negativi dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.

Nel regolamento proposto vi sono importanti disposizioni riguardanti termini e specifiche, tra cui:

  • l’articolo 3, che limita il periodo di pagamento e la durata della procedura di accettazione o di verifica a un massimo di 30 giorni;
  • l’articolo 4, che, al fine di garantire il trasferimento dei pagamenti lungo la catena di approvvigionamento negli appalti di lavori pubblici, impone all’appaltatore principale di dimostrare che i subappaltatori diretti sono stati pagati;
  • gli articoli 5 e 6, che forniscono delle specifiche riguardanti gli interessi di mora;
  • gli articoli 13 e 14, che dispongono che gli Stati Membri sono tenuti a designare autorità nazionali incaricate dell’applicazione del regolamento stesso, elencandone i poteri;
  • l’articolo 15, che definisce le condizioni alle quali i creditori e le associazioni di creditori possono denunciare i ritardi di pagamento;
  • l’articolo 16, che promuove il ricorso volontario a meccanismi efficaci e indipendenti di risoluzione alternativa delle controversie al fine di risolvere in modo più rapido possibile le controversie tra creditori e debitori, senza pregiudicare le loro relazioni commerciali;
  • l’articolo 17, che mira a garantire l’uso di strumenti digitali per l’applicazione del regolamento e promuove la formazione in materia di gestione del credito e di alfabetizzazione finanziaria per le PMI.

Invitiamo quanti interessati a fornirci eventuali osservazioni sulla proposta di regolamento in allegato alla presente, inviandoli alla D.ssa Fano (g.fano@fise.org) entro il 10 novembre 2023, al fine di definire una posizione associativa utile per il confronto a livello europeo.

» 26.10.2023
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