Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il Regolamento che definisce i requisiti di ecodesign per la progettazione di prodotti sostenibili - ESPR (v. circolare associativa n. 10/2024). Con tale proposta normativa, destinata a sostituire la direttiva 2009/125/CE, vengono allargati a tutti i prodotti, non solo alle apparecchiature elettriche, i criteri di ecodesign, da definirsi con appositi provvedimenti, e viene prevista l’introduzione del “Passaporto digitale dei prodotti” che fornirà informazioni relative sulle performance, sulla tracciabilità e rispetto delle norme in materia di ecoprogettazione, fornendo ai consumatori uno strumento per orientare le loro scelte.
Il regolamento prevede l’esenzione di alcune categorie di prodotti come quelli già normati da altri atti Ue o quelli che hanno un impatto sulla difesa o sulla sicurezza nazionale. Alla Commissione europea sarà affidato il compito di dettare le regole di progettazione ad hoc per categorie di prodotti, tra cui tessili e pneumatici, viene inoltre previsto il divieto di distruzione di prodotti tessili e calzature. Infine si evidenzia come, grazie all’attività di lobby portata avanti da EuRIC, è stato previsto che tutti i prodotti immessi sul mercato europeo, anche attraverso i canali di vendita on-line, dovranno rispettare i requisiti previsti nel regolamento e negli atti delegati che ne deriveranno. Il Regolamento dovrà ora essere approvato dal Consiglio prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
Il Parlamento ha poi approvato anche la proposta di direttiva sulla riparazione dei prodotti che ora passa ora al Consiglio UE per il via libera formale prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea. L’obiettivo di questo provvedimento è quello di rendere la riparazione di un prodotto più "appetibile" per il consumatore anche in ottica di riduzione della produzione dei rifiuti. Pertanto i consumatori dovranno essere informati sul loro diritto alla riparazione e per incentivarli, se il prodotto è in garanzia legale, chiedere di ripararlo farà ottenere una copertura di ulteriori 12 mesi. Oggetto della disciplina all'inizio saranno solo quei prodotti per i quali la legislazione dell'Unione prevede requisiti di riparabilità (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi o aspirapolvere), anche se viene stabilito che tale elenco potrà essere ampliato dalla Commissione con l’inserimento di nuovi beni.
Nel rinviare a successive comunicazioni per ulteriori aggiornamenti in materia, rinviamo ai testi dei provvedimenti in allegato per ulteriori dettagli.