Pubblicato il nuovo Regolamento sulle spedizioni dei rifiuti (UE) 2024/1157 (GUUE serie L del 30.04.2024).che interviene modificando i Regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abrogando il Regolamento (CE) n. 1013/2006 al fine di ridurre le spedizioni di rifiuti verso Paesi al di fuori dell'UE, aggiornare le procedure di spedizione per renderli coerenti con gli obiettivi dell'economia circolare e della neutralità climatica, ricorrere alla trasmissione e allo scambio di informazioni per via elettronica, migliorare il controllo dell'applicazione e contrastare le spedizioni illegali.
Il Regolamento, in sintesi, stabilisce misure volte a garantire che i rifiuti siano inviati solo verso destinazioni in cui siano trattati adeguatamente e in modo ecologicamente corretto. In base alle nuove norme, i rifiuti non possono essere inviati verso Paesi non appartenenti all'OCSE a meno che il Paese non indichi la propria volontà di importare tali rifiuti e possa dimostrare una loro gestione ecologicamente corretta attraverso un audit preliminare condotto da soggetti indipendenti e un monitoraggio effettuato dalla Commissione.
Inoltre il regolamento vieta le spedizioni di tutti i rifiuti destinati allo smaltimento all'interno dell'UE, tranne se convenuto e autorizzato nell'ambito della procedura di notifica e autorizzazione preventive scritte, secondo cui, prima di procedere all'esportazione, i notificatori all'interno dell'UE e gli esportatori verso paesi terzi sono tenuti a darne notifica ai paesi di spedizione, destinazione e transito e a ricevere da questi una conferma scritta. Stabilisce anche termini e scadenze specifici per garantire un processo efficiente.
Le spedizioni intra-UE di rifiuti destinati a operazioni di recupero che rientrano nella categoria dei "rifiuti lista verde" continueranno a essere autorizzate secondo la procedura meno rigorosa stabilita dagli obblighi generali di informazione.
Il testo mantiene il divieto per gli Stati membri di esportare rifiuti destinati allo smaltimento verso Paesi terzi e di esportare rifiuti pericolosi destinati al recupero verso Paesi non appartenenti all'OCSE.
Si sottolinea anche che il Regolamento introduce un divieto di esportazione di rifiuti di plastica non pericolosi verso Paesi non appartenenti all'OCSE. Questi ultimi possono dichiarare, dopo un determinato lasso di tempo, la propria volontà di importare rifiuti di plastica dall'UE, se rispettano norme rigorose in materia di gestione dei rifiuti. La loro richiesta deve essere valutata positivamente dalla Commissione prima che il divieto possa essere revocato. I rifiuti di plastica non pericolosi possono essere esportati verso paesi appartenenti all'OCSE nell'ambito della procedura di notifica e autorizzazione preventive scritte, ma saranno soggetti a un controllo specifico da parte della Commissione.
Si informa che la Commissione Europea ha organizzato una riunione con esperti del settore per discutere le nuove norme in materia di spedizioni di rifiuti. All’incontro, che si terrà il prossimo 13 maggio 2024, parteciperà anche FEAD e a tal proposito invitiamo quanti interessati ad inviare entro il prossimo 6 maggio 2024 alla D.ssa Fano (email g.fano@fise.org) domande o commenti sulle nuove disposizioni riportate nel Regolamento (UE) 2024/1157 al fine di condividerli con FEAD che in tal modo potrà renderli noti alla Commissione durante l’incontro.
Nel rimandare a successive comunicazioni per eventuali aggiornamenti o iniziative associative sul tema, rinviamo al testo del nuovo Regolamento, in allegato, per ulteriori dettagli.