AssoAmbiente

Circolari

2024/318/SAEC-EUR/FA

Pubblicati sulla GUUE due importanti provvedimenti europei: il Regolamento (UE) 2024/2865 che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze chiniche e delle miscele (c.d. regolamento CLP) e la Direttiva (UE) 2024/2881 relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa.

Il nuovo Regolamento (UE) 2024/2865 (CLP) chiarisce le norme in materia di etichettatura delle sostanze chimiche e le adatta a varie forme di commercio (ad esempio, commercio online o vendita di prodotti sfusi presso stazioni di ricarica). Promuove inoltre la circolarità dei prodotti chimici, rende più chiare e di più facile lettura delle etichette (anche quelle digitali) e garantisce un più elevato livello di protezione dai pericoli chimici.

Tra le modifiche, si segnala in particolare:

  • nuove istruzioni per la classificazione delle sostanze complesse (“Substances with more than one constituent” o “Mocs”);
  • disposizioni specifiche per i prodotti chimici ricaricabili;
  • nuove prescrizioni in materia di etichettatura delle sostanze chimiche, compresa quella digitale;
  • pubblicità e disposizioni normative specifiche per l’acquisto dei prodotti on-line.
     

La norma entrerà in vigore il prossimo 10 dicembre 2024 e sarà direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, ma la maggior parte delle disposizioni si applicheranno a decorrere dal 1°luglio 2026 e altre a decorrere dal 1 gennaio 2027.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda al testo del regolamento (v. Allegato 1).

La Direttiva (UE) 2024/2881 sulla qualità dell’aria mira a contribuire all'obiettivo dell'UE di conseguire l'inquinamento zero entro il 2050 e interviene sul tema dei decessi prematuri dovuti all'inquinamento atmosferico.

In particolare, viene introdotto il diritto dei cittadini dell'UE a chiedere un risarcimento per i danni alla loro salute dovuti al mancato rispetto delle norme in materia di qualità dell'aria: si dovrà dimostrare che il danno è stato causato dalla violazione di una o più regole da parte dell’Autorità competente, commessa volontariamente o per comportamento negligente. La nuova direttiva istituisce che gli Stati membri debbano garantire un accesso giusto ed equo alla giustizia per tutte le persone interessate ad agire in giudizio per contestare la legittimità dei provvedimenti o l’assenza di essi.

La direttiva inoltre stabilisce nuovi standard di qualità dell'aria per gli inquinanti, da raggiungere entro il 2030, che sono maggiormente allineati agli orientamenti dell'OMS sulla qualità dell'aria. La qualità dell'aria dovrà essere valutata utilizzando metodi e criteri comuni in tutta l'UE e gli standard di qualità dell'aria saranno riesaminati periodicamente in linea con le ultime evidenze scientifiche per valutare se continuino ad essere adeguati.

La norma dovrà essere attuata dagli Stati membri entro il prossimo 11 dicembre 2026.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento, si rimanda al testo della direttiva (v. Allegato 2).

» 25.11.2024
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