Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) con Circolare prot. N. 0039940 del 3 marzo 2025, indirizzata anche ad Assoambiente che ha partecipato ai Tavoli di lavoro sulla materia, ha fornito specifiche istruzioni operative per la gestione dei rifiuti da sfalci e potature al fine di consentire ai Comuni e agli Enti d’ambito di regolamentare l’accesso ai Centri di raccolta (CdR) dei relativi flussi prevedendo, se del caso, limitazioni o tariffe ad hoc.
In materia si ricorda che la conversione in legge del DL “Ambiente” (cfr. circolare Assoambiente n. 354/2024) ha riallineato la normativa nazionale a quella comunitaria introducendo modifiche al quadro normativo in materia di rifiuti derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato che riconducono la gestione di questi ultimi nell’ambito dei rifiuti simili ai domestici e quindi urbani (allegato L-quinques al Dlgs 152/2006) e danno, di conseguenza, la possibilità alle imprese di conferire gli stessi ai centri di raccolta (CdR).
La Circolare Ministeriale in oggetto - che conferma che i rifiuti derivanti da sfalci e potature sono qualificati come rifiuti urbani sia quando prodotti nell’ambito delle attività di cura e manutenzione del verde pubblico che privato - si inserisce in questo quadro fornendo chiarimenti operativi sulle modalità di conferimento dei rifiuti della manutenzione del verde privato ai CdR e demanda ai Comuni e agli Enti di Governo d’ambito la possibilità di regolamentare il servizio stabilendo limiti quantitativi per il conferimento, eventuali restrizioni, fasce orarie e giornate dedicate, tenendo conto degli spazi e delle attrezzature disponibili in ciascun CdR, nonché di prevedere l’applicazione di tariffe per le utenze non domestiche e la necessità di attestare la provenienza dei rifiuti.
Sotto il profilo operativo la Circolare individua tre modalità di conferimento differenziate:
CASO A
Utenze Domestiche (UD) e Utenze Non Domestiche (UND) del Comune o dei Comuni a cui fa riferimento il Centro di Raccolta (Utenti registrati a ruolo TARI) che conferiscono i rifiuti con veicoli propri.
In entrambi i casi il Regolamento comunale può fissare i quantitativi massimi conferibili nonché eventuali limiti per accesso e per periodo. La circolare del Ministero in oggetto prevede che:
CASO B
Utenze Domestiche (UD) e Utenze Non Domestiche (UND) del Comune o dei Comuni a cui fa riferimento il CdR (utenti registrati alla Tariffa Corrispettiva o utenze iscritte a ruolo in TARI tributo) che fanno conferire i rifiuti nel proprio CdR dall’azienda (di giardinaggio) che ha effettuato l’attività di manutenzione del verde.
In entrambi i casi il Regolamento comunale fissa i quantitativi massimi conferibili nonché eventuali limiti per accesso e per periodo. La circolare del Ministero in oggetto prevede che:
CASO C
Aziende che conferiscono i rifiuti derivanti dalla propria attività di manutenzione del verde nel CdR di riferimento del Comune presso cui sono registrati come UND (utenti registrati come utenze alla Tariffa Corrispettiva o utenze iscritte a ruolo in TARI tributo). Il conferimento avviene con veicoli propri, che però trasportano rifiuti provenienti da territori comunali diversi da quello del CdR al quale si sta accedendo.
La Circolare del Ministero in oggetto prevede che:
Nella Circolare il MASE precisa infine che:
Nell’ambito di un ulteriore confronto con il MASE sul tema, siamo a chiedervi evidenze in merito a quantitativi e relativi costi di gestione.
Per ogni approfondimento si rinvia al testo della Circolare Ministeriale riportato in allegato.