AssoAmbiente

Circolari

2025/182/SAEC-FIN/PE

Lo scorso 14 maggio la Regione Lombardia ha organizzato un incontro del “tavolo rifiuti da C&D” e del “tavolo bonifiche” dell’Osservatorio regionale per il Clima, l’Economia Circolare e la Transizione Ecologica, a cui partecipa anche Assoambiente, per illustrare la bozza di scheda con i contenuti principali del bando Ri.Circo.Lo su fondi FESR per lo sviluppo dell’economia circolare nella filiera delle costruzioni e delle bonifiche.

Chiusa il 3 settembre 2024 la prima filiera dedicata a plastiche e tessili (v. circolare Assoambiente n. 291/2023) per la quale sono arrivate in Regione 68 domande per circa 7 milioni di contributi concessi, la seconda filiera dedicata ai rifiuti da costruzione e demolizione dovrebbe partire a settembre 2025.

L’azione promuove, in coerenza con il PRGR, azioni di economia circolare da parte di PMI aventi sede operativa in Lombardia e di Enti locali che realizzino interventi sul territorio lombardo. 

L’agevolazione viene concessa sotto forma di sovvenzione a fondo perduto con variazioni percentuali a seconda del regime che si intende adottare. Indipendentemente dal regime di aiuto di Stato prescelto, l’agevolazione è concessa per progetti presentati, in forma singola o in aggregazione, con un totale di spese ammissibili, al netto di IVA, pari ad almeno 50.000 euro sull’intero progetto ed il contributo massimo per singolo progetto non può essere superiore ad euro 1.500.000 al netto di IVA. La Regione ha evidenziato che nel caso di aggregazioni, ogni impresa può chiedere il massimo del contributo che quindi andrà a sommarsi a quello delle altre imprese.

Tra i progetti ammissibili, attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento all’interno delle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati, segnaliamo:

  • modifiche alle linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
  • modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee di rifiuti ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
  • progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti provenienti dalla filiera oppure per il riciclaggio di altri rifiuti per la produzione di prodotti da “end of waste” da utilizzarsi nella filiera.
     

Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.

Per quanto riguarda invece le tipologie di spesa, sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali e collegate al progetto di investimento:

  1. acquisto e installazione di beni strumentali, macchinari, sistemi di automazione e tecnologie adattive, impianti di produzione, attrezzature e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali; revamping dei macchinari esistenti. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati. L’importo di questa voce a) deve rappresentare almeno il 30% del totale delle spese ammissibili di progetto;
  2. acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone, tablet e cellulari) purché strettamente connessi al progetto. È ammesso anche l’acquisto di beni e attrezzature usati;
  3. acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e SaaS e simili, nella misura massima del 5% delle spese ammissibili per il progetto;
  4. registrazione o acquisizione di marchi, brevetti, licenze di produzione, certificazioni di qualità, certificazioni tecniche ed eventuale registrazione REACH; 
  5. opere edili-murarie e impiantistiche e relative spese di progettazione e direzione lavori nel limite del 25% delle spese ammissibili per il progetto;
  6. solo in regime de minimis e art. 47 GBER, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b), c), d), e) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.

In allegato la BOZZA illustrata dalla Regione Lombardia in merito alla quale chiediamo, a quanti interessati, di farci pervenire eventuali Vostre osservazioni (email e.perrotta@fise.org) entro e non oltre il 22 maggio 2025 al fine di poter definire il contributo associativo da inviare in tempi utili alla Regione.

» 15.05.2025
Documenti allegati

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