La Commissione europea ha presentato una proposta di Regolamento, in attuazione dell’articolo 26 del Regolamento (UE) 2024/1252 sull'approvvigionamento delle materie prime critiche (CRM Act), recante l'elenco europeo dei prodotti a più alto potenziale di recupero di "materie prime critiche", gli elementi di cui l'UE ha bisogno per attuare la "transizione verde" dell'economia.
L'elenco elaborato dalla Commissione comprende prodotti, componentistica e flussi di rifiuti che hanno un rilevante potenziale in termini di recupero dagli stessi di materie prime critiche. Tra questi figurano: batterie; turbine eoliche; apparecchiature elettriche ed elettroniche come magneti, dischi rigidi, display, schede a circuito stampato, celle fotovoltaiche. A questi poi si aggiungono mezzi di trasporto leggeri, rifiuti da costruzione e demolizione (in particolare leghe di alluminio e rame e cavi degli edifici) nonché digestato o compost da rifiuti organici raccolti separatamente (v. Allegato 1).
L'elenco dei prodotti, componentistica e flussi di rifiuti servirà da riferimento per gli Stati membri che, entro due anni dall'entrata in vigore del provvedimento, dovranno adottare programmi nazionali con misure sulla circolarità. Ciò attraverso la prevenzione dei rifiuti e l’aumento del riutilizzo e della riparazione di quei prodotti con alto potenziale di materie prime critiche da recuperare. Inoltre, una volta divenuti rifiuti, andrà aumentata la raccolta, la cernita e il trattamento, con lo scopo di estrarre i componenti preziosi.
Si evidenzia che i materiali considerati critici secondo il CRM Act, e quindi oggetto della bozza di Regolamento, sono, tra gli altri, la bauxite, la barite, il berillio, il cobalto, il rame, le terre rare pesanti, le terre rare leggere, il litio, il nichel, il niobio, i metalli del gruppo del platino, il silicio metallico, il tantalio e il vanadio (v. Allegato 2).
La Commissione avvierà sulla bozza di Regolamento una consultazione pubblica aperta a tutti i soggetti interessati a breve. Siamo pertanto a chiederVi di prendere visione del documento allegato e segnalare, in base alla vostra esperienza, se i prodotti elencati hanno un contenuto di CRM ragionevole da giustificare l’interesse della Commissione e se ritenete che esistano altri flussi non presi in considerazione. Eventuali contributi dovranno essere inviati a d.cesaretti@fise.org entro il prossimo 21 luglio 2025, per dare modo alla struttura di condividerli con le associazioni europee FEAD ed EuRIC che predisporranno un contributo sulla questione.