FEAD è stata contattata dalla Commissione europea per una consultazione mirata a supporto dello studio di valutazione d'impatto sui prossimi requisiti obbligatori per i fornitori di servizi del passaporto digitale dei prodotti (DPP), come previsto dal Regolamento (UE) 2024/1781 sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR).
Ricordiamo che il Regolamento ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation), pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 27 giugno 2024, sostituisce la precedente direttiva sulla progettazione ecocompatibile, che si applicava solo ai prodotti che consumano energia, estendendo ora l’ambito di applicazione a quasi tutti i beni immessi sul mercato dell’UE, ad eccezione di alcune categorie specifiche come i veicoli e i prodotti destinati alla difesa e alla sicurezza.
Il Regolamento ha il doppio obbiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale dei prodotti venduti sul mercato unico europeo e di assicurare la loro libera circolazione tra gli stati membri dell’Unione. In particolare per i prodotti inclusi nell’ESPR sono introdotti diversi requisiti, quali la durabilità, la riutilizzabilità, la possibilità di miglioramento e riparabilità, la gestione delle sostanze che ostacolano la circolarità, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclati, il riciclaggio e la rifabbricazione, oltre a norme sull’impronta di carbonio e ambientale. Viene anche introdotto un passaporto digitale del prodotto (DPP), che obbliga i produttori a fornire informazioni trasparenti su questi aspetti e che sarà obbligatorio per qualsiasi operatore economico che immette sul mercato UE un prodotto regolato dagli atti delegati ESPR.
Proprio in tale ottica, la Commissione ha trasmesso a FEAD un questionario rivolto alle aziende (comprese le PMI) che operano principalmente nel settore della circolarità e della gestione dei rifiuti (riciclatori, riparatori, ricondizionatori, riutilizzatorie aziende di smaltimento dei rifiuti), che saranno tra i principali utenti dei DPP. I risultati saranno utilizzati come informazioni base per la valutazione d'impatto dell'atto delegato sui fornitori diretti di servizi di DPP.
In allegato (v. Allegato1) sono riportate le proposte formulate da FEAD in merito al questionario della Commissione UE: le risposte richiamano il documento di posizione di FEAD in materia (v. Allegato 2) e le risposte fornite sempre dalla Federazione europea alla recente consultazione pubblica sui requisiti obbligatori per i fornitori di servizi DPP.
In materia, siamo a chiederVi di segnalarci eventuali contributi rispetto alla bozza di risposta di FEAD al questionario entro il prossimo 7 agosto (email e.perrotta@fise.org) al fine di poter dare riscontro alla Federazione in tempi utili.