Nell’ambito della collaborazione in essere tra Assoambiente ed ASSONIME, segnaliamo che, per quanti interessati, è disponibile su richiesta a assoambiente@assoambiente.org il terzo numero dell’“Osservatorio sul nuovo Codice dei contratti pubblici” in merito al quale ASSONIME pubblica periodicamente approfondimenti su vari temi.
Nella Rassegna pubblicata nei giorni scorsi, sono riportate diverse pronunce giurisprudenziali su:
oltre ad un quarto capitolo relativo alle indicazioni dell’ANAC in tema di e-procurement.
In particolare sull’argomento di cui al punto 1 (vedi in merito la circolare Assoambiente n. 10/2025 del 13.01.2025) la Rassegna richiama alcune pronunce degli ultimi mesi, emanate dai TAR Lombardia e Toscana pur in assenza del Decreto del Ministero del Lavoro che, ai sensi delle recenti modifiche legislative al codice dei Contratti Pubblici, avrebbe dovuto essere pubblicato entro la fine di marzo 2025 per fornire indicazioni normative in ordine alla valutazione, da parte delle stazioni appaltanti, delle “dichiarazioni di equivalenza”.
Gli orientamenti descritti appaiono comunque piuttosto severi nel valutare l’affidabilità delle offerte in sede di gara recanti presunte “tutele equivalenti”, il che al momento risulta coerente con le esigenze delle aziende associate, nel presupposto che eventuali offerte basate sull’applicazione di contratti collettivi diversi dal CCNL Servizi Ambientali 18.5.2022 si pongano in “dumping” col solo scopo di aggiudicarsi il servizio per il tramite della diminuzione delle tutele dei lavoratori.