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Circolari

2025/275/SAEC-EUR/PE

Il 16 luglio 2025 la Commissione europea ha inviato al Consiglio e Parlamento UE una proposta di Decisione relativa al sistema delle risorse proprie dell'Unione europea, che abroga la decisione (UE, Euratom) 2020/2053.

La revisione nasce dall’esigenza dell’UE di affrontare esigenze crescenti in settori chiave quali la competitività, la difesa, la sicurezza, la transizione verde e digitale e la resilienza agli shock esterni. Inoltre il prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) dovrà far fronte al rimborso di NextGenerationEU senza apportare tagli ai programmi UE o aumenti dei contributi basati sul redito nazionale lordo (RNL). 

L'attuale sistema delle risorse proprie che dipende in larga misura, e sempre di più, dai contributi basati sull'RNL, non sarà più sufficiente per stare al passo con l'aumento del fabbisogno di finanziamento. Pertanto la Commissione sta ipotizzando l'introduzione di nuove risorse per ridurre l'onere per gli Stati membri, garantire il finanziamento sostenibile delle politiche comuni dell'UE, il rimborso di NextGenerationEU e rispondere in modo più flessibile alle crisi e a un mondo in evoluzione.

Come dichiarato dalla Commissione, la risorsa propria basata sul sistema per lo scambio di quote di emissioni (Emissions Trading System, ETS) rimane una colonna portante delle proposte della Commissione, in quanto è strettamente collegata agli obiettivi climatici dell'Unione e presenta un notevole potenziale in termini di entrate: il 30 % di tali entrate è destinato al bilancio dell'UE, mentre la maggior parte delle entrate derivanti dalla vendita all'asta delle quote di emissioni continuerebbe a confluire nei bilanci nazionali. La Commissione ha altresì deciso di riorientarsi esclusivamente sulle entrate provenienti dal sistema per lo scambio di quote di emissioni (ETS1) già in vigore e di non basare la risorsa propria sul nuovo sistema per lo scambio di quote di emissioni per il trasporto stradale e l'edilizia (ETS2).

Sempre la Commissione precisa che la risorsa propria basata sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM) può essere considerata la "dimensione esterna" dell'ETS e rimane pertanto parte integrante del pacchetto. Il CBAM garantisce che le importazioni nell'UE siano soggette al prezzo del carbonio equivalente a quello sostenuto per la produzione degli stessi beni nell'UE.

Per quanto di interesse, segnaliamo che oltre all'adeguamento dell’aliquota uniforme di prelievo sul peso dei rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati prodotti in ciascuno Stato membro (aliquota che passerebbe da 0.8 a 1 euro/kg), la Commissione propone dal 2028 tre nuove risorse proprie supplementari:

  • una nuova risorsa basata sulla quantità di RAEE ("RAEE tax") non raccolte, anche al fine di sostenere l'autonomia strategica UE nel settore delle materie prime critiche. La risorsa sarà alimentata dagli Stati membri che non raggiungono gli obiettivi di raccolta stabiliti dall'UE (65% del peso medio delle apparecchiature immesse sul mercato nazionale nei tre anni precedenti). L'aliquota proposta è pari a 2 euro/kg, da applicarsi alla differenza in peso tra quanto gli Stati avrebbero dovuto raccogliere e quanto hanno invece raccolto (adeguata ogni anno per tenere conto dell'inflazione). In Italia, secondo i dati forniti dal CdC Raee, la percentuale di raccolta dei RAEE nel 2024 è di circa il 30% (entrate annuali stimate in circa 15 miliardi di euro);
  • una risorsa propria basata sull'accisa sul tabacco (“Tobacco Excise Duty Own Resource, TEDOR”) che potrebbe sostenere gli obiettivi di politica sanitaria dell'UE, affrontare il problema degli acquisti transfrontalieri di determinati prodotti e generare entrate significative per il bilancio dell'UE. La proposta integra la proposta di rifusione della direttiva del Consiglio relativa all'accisa sul tabacco, che mira ad adeguare le accise minime dell'UE e ad ampliare il campo di applicazione della direttiva a nuovi prodotti. Proposta un'aliquota di prelievo del 15% per tutti gli Stati membri rispetto ai quantitativi di tabacchi lavorati e ai quantitativi di prodotti correlati al tabacco immessi in consumo moltiplicati per l'aliquota minima applicabile a ciascuno Stato membro;
  • una risorsa societaria per l'Europa (“Corporate Resource for Europe, CORE”) che mira a garantire che “il settore societario, che opera nel più grande mercato unico al mondo con oltre 450 milioni di consumatori, contribuisca al finanziamento del bilancio dell'UE. La risorsa propria riguarderebbe le società dell'UE e le società di Paesi terzi aventi una stabile organizzazione nell'UE con ricavi netti annuali superiori a 100 milioni di euro. La CORE sarebbe istituita come contributo forfettario annuale
  • differenziato in base ai ricavi netti delle vendite e delle prestazioni delle società”.
     

Inoltre, considerato che l'attuale livello del 25% dei dazi doganali che gli Stati membri trattengono determina una quota elevata di risorse proprie che non è messa a disposizione del bilancio dell'UE, la Commissione propone di portare tale valore al 10%.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Proposta della Commissione, in allegato.

Con successive comunicazioni cercheremo di aggiornarvi in materia, anche in relazione ad eventuali iniziative avviate con le Associazioni europee con cui Assoambiente collabora.

» 22.07.2025
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