La Commissione europea ha pubblicato la Relazione relativa all'attuazione e al buon funzionamento della direttiva 2012/18/UE sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose (cd. Seveso III) per il periodo 2019-2022, che riporta anche una sintesi delle relazioni dei singoli Stati UE, oltre che gli step per migliorare la prevenzione degli incidenti (COM(2025)508 final).
Dalla relazione emerge che il provvedimento UE viene applicato efficacemente dagli Stati membri, anche se viene sottolineata la necessità che Commissione e Stati membri cooperino per affrontare le nuove sfide per la sicurezza industriale legate ai cambiamenti climatici e alla transizione energetica.
I cambiamenti climatici e le nuove tecnologie utilizzate per la transizione energetica possono infatti impattare sulla sicurezza delle industrie che trattano determinate sostanze pericolose e che sono soggette alla disciplina "Seveso", recepita in Italia con il D.lgs. n. 105/2015, che detta le regole per prevenire i rischi e contenere i danni derivanti dalla presenza di una certa quantità di sostanze pericolose all’interno delle industrie.
La Relazione UE evidenzia come gli eventi naturali connessi ai cambiamenti climatici (terremoti, alluvioni, temperature estreme, etc.) possono essere alla base anche di incendi, esplosioni e il rilascio di sostanze tossiche negli stabilimenti che lavorano sostanze pericolose. Anche le nuove tecnologie che accompagnano la transizione energetica possono comportare rischi potenziali per la sicurezza industriale.
Per la Commissione a destare particolare preoccupazione è la sicurezza rispetto a batterie e idrogeno, in particolare in relazione ai magazzini e al deposito.
Viene inoltre sottolineata la necessità di intensificare l'attività di informazione e comunicazione al pubblico con lo scopo di preservare una cultura della sicurezza e favorire interventi efficaci in caso di incidenti.
Per maggiori informazioni si rimanda alla relazione allegata.