Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 9676 del 09/12/2025 si è pronunciato su un ricorso proposto da una società, contro l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – ATO Toscana Sud e nei confronti di ARERA, volto ad ottenere la riforma di una sentenza del Tar Toscana e l’annullamento di una serie di atti con i quali la appellata aveva determinato i Piani economici finanziari PEF per l’anno 2021 relativi ai Comuni insistenti sul territorio, dei c.d. driver di ripartizione a livello comunale delle entrate tariffarie e dei parametri per la determinazione del tetto alla crescita delle tariffe relative alla TARI. La società appellante ha impugnato, altresì, le delibere comunali di approvazione delle tariffe TARI per il 2021 e, in via subordinata, le deliberazioni ARERA con le quali sono stati definiti i criteri di riconoscimento dei costi efficienti del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021, le semplificazioni procedurali della relativa disciplina tariffaria nonché chiarimenti applicativi.
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello ed ha espresso alcuni principi:
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