AssoAmbiente

Circolari

169/2014/CS

Facciamo seguito alle ultime comunicazioni in materia (vd. circolare n° 09/2014/CS avente ad oggetto Proposte europee di revisione delle Direttive rifiuti – Prime iniziative associative”) per informare che la Commissione europea ha intenzione di procedere al ritiro delle proposte di revisione delle Direttive rifiuti rientranti all'interno del Pacchetto sull’Economia circolare (come evidenziato nel Programma di Lavoro della Commissione approvato in bozza nella giornata di ieri).

A giudizio della Commissione tale azione si renderebbe necessaria in quanto, con molta probabilità, non è raggiungibile alcun accordo sui contenuti delle proposte di revisione tra gli Stati membri o tra gli Stati membri e i deputati del Parlamento europeo.

Questo a meno di giungere, prima dell’adozione definitiva del Programma (prevista per il prossimo 16 dicembre), ad una sua modifica in modo da evitare il ritiro del Pacchetto. Attualmente, viste le numerose discordanze tra i vari Stati membri, sembra piuttosto difficile poter arrivare ad un accordo in tal senso.

Per completezza di informazione, informiamo che la Presidenza italiana del Consiglio dell’UE ha predisposto un “non-paper” contenente alcune proposte ed indirizzi in relazione ai lavori comunitari sul Pacchetto in esame. Il documento tiene in considerazione le osservazioni inviate dalle delegazioni nonché le conclusioni delle precedenti riunioni del gruppo di lavoro sulle tematiche ambientali del Consiglio. Dalla lettura dello stesso si riscontra che non si è rilevata convergenza tra le delegazioni su una serie di tematiche e di definizioni di importanza centrale, quali quelle di “recycling”, “material recovery”, “backfilling”, “municipal waste”, per le quali la Presidenza italiana propone una formulazione di compromesso. Anche per quanto riguarda il meccanismo di monitoraggio EWS, la metodologia di calcolo degli obiettivi di riciclaggio/preparazione per il riutilizzo la Presidenza propone di approfondire taluni aspetti tecnici e introdurre dei correttivi per rendere più chiare le norme ed evitare che gli obiettivi proposti risultino, in molti casi, inattuabili. Da ultimo, la Presidenza italiana illustra come l’Italia sia giunta all’individuazione della metodologia 2 per il calcolo dell’obiettivo di riciclaggio, che, nel nostro caso, in base alle simulazioni effettuate da ISPRA ha garantito la registrazione di migliori performance in confronto alle altre metodologie.

Nel riservarci di tenerVi informati sugli ulteriori sviluppi porgiamo cordiali saluti.

» 12.12.2014

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