AssoAmbiente

Circolari

054/2015/TO

Lo scorso 23 marzo si è svolto il convegno dal titolo Delitti contro l'ambiente: prospettive di una riforma attesa”,organizzato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, per fare il punto della situazione a seguito dell'approvazione in Senato, il 4 marzo u.s., del disegno di legge n. 1345 recante "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente", ora tornato all'esame della Camera dei Deputati.

L’incontro - che ha visto gli interventi, tra gli altri, del Presidente della Commissione d'inchiesta, On. Alessandro Bratti, il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, delle Capitanerie di Porto e della Forestale – ha rappresentato un momento di confronto tra operatori e soggetti istituzionali sul disegno di legge d’iniziativa Parlamentare, in vista della prossima conclusione del relativo iter.

Attualmente la tutela dell'ambiente è garantita solo attraverso la previsione di alcuni reati, di natura prevalentemente contravvenzionale, contenuti nel D.Lgs 152/06 e smi, oltre che dall'applicazione di alcuni norme contenute nel codice penale (es. reati contro l'incolumità pubblica o alla fattispecie di cui all'art. 674), con le note problematiche relative alla possibile violazione di alcuni principi costituzionali (come quelli di precisione, tassatività e offensività) e ad un trattamento sanzionatorio non sempre correttamente parametrato alla gravità dei fatti.

Sebbene, come ricordato da molti, il testo del disegno di legge è stato più volte oggetto di modifiche - e la consapevolezza comune sia quella di un nuovo sistema sanzionatorio che verrà parzialmente rivisto col tempo, alla luce della sua operativitàl’auspicio comune è di evitare che ulteriori modifiche possano allungare ulteriormente i tempi (le modifiche farebbero tornare il provvedimento al Senato in quarta lettura)e rinviare l’entrata in vigore del provvedimento.

Tra le principali novità contenute nel disegno di legge licenziato dal Senato (e tornato alla Camera), segnaliamo in particolare:

  • introdotto nel codice penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro l'ambiente (i delitti di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale di alta radioattività, impedimento al controllo);
  • previsto che le pene richiamate possano essere diminuite per coloro che collaborano con le autorità prima della definizione del giudizio (ravvedimento operoso);
  • obbligo per il condannato al recupero e - ove possibile - al ripristino dello stato dei luoghi;
  • previsto il raddoppio dei termini di prescrizione del reato per i nuovi delitti;
  • introdotto coordinamento con la disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche in caso di reati ambientali.

Nel rimandare a prossime comunicazioni per ogni aggiornamento in materia, anche in vista della prossima approvazione definitiva del provvedimento, restiamo a disposizione per ogni informazione.

Cordiali saluti.

» 25.03.2015

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