AssoAmbiente

Circolari

021/2016/NA

Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni in materia (v. circolare n. 106/2014) per informare che l’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato (AGCM) ha presentato i risultati dell’Indagine conoscitiva riguardante il settore della gestione dei rifiuti solidi urbani (IC 49), avviata nell’agosto 2014 a seguito di diverse segnalazioni sulle criticità del settore, aggravate da un quadro normativo frammentato ed eterogeneo.

Obiettivo dichiarato dell’Antitrust era di identificare quali sono gli assetti istituzionali e di mercato maggiormente desiderabili sotto il profilo concorrenziale in tale settore e se attraverso il perseguimento di strutture di mercato maggiormente orientate alla libera concorrenza è possibile garantire la scelta di modelli gestionali in grado di tutelare adeguatamente gli interessi pubblici coinvolti, nonché di raggiungere meglio e più efficacemente gli obiettivi ambientali posti dalla disciplina comunitaria.

L’Antitrust si è avvalsa, nello svolgimento dell’Indagine, oltre che delle informazioni fornite da Regioni ed Enti locali, anche del confronto diretto con i principali stakeholders del settore, privati e istituzionali. FISE UNIRE ha partecipato attivamente a tale confronto, sia unitamente a FISE ASSOAMBIENTE, sia attraverso la sua associata UNIRIMA, attraverso l’invio di contributi i cui contenuti sono stati in parte ripresi e sostenuti dall’Autorità. In particolare, si ricorda che i rappresentanti dell’associazione sono stati auditi il 3 luglio 2014 ed in quell’occasione hanno messo in luce i rischi di un ricorso troppo spinto all'assimilazione (in mancanza del relativo decreto nazionale) e dell'accesso privilegiato da parte delle aziende pubbliche, o partecipate, alle risorse pubbliche, a cui si attinge tramite la TARI e il CAC (si vedano circolari UM nn. 163/2014, 76/2015 e 143/2015).

Dai risultati dell’indagine emerge come l’ampliamento degli spazi di concorrenza si coniughi pienamente con il raggiungimento degli obiettivi ambientali, in relazione ai quali la performance italiana è ben lontana dalla media dei Paesi UE e dal raggiungimento del target del 50%previsto dalla direttiva europea entro il 2020.

L’Antitrust ha evidenziato che la quota di differenziata e di riciclo potrebbe essere incrementata attraverso la raccolta porta a porta, che nonostante ad una prima analisi risulti più costosa considerando il riciclo e la termovalorizzazione, potrebbe risultare invece la più economica (perché produce valore) e anche la più ecologica (perché non inquina o inquina in misura molto ridotta).

Tra le proposte dell’AGCM, tese al raggiungimento degli obiettivi proposti, si segnalano le seguenti:

  • riformare il sistema consortile (CONAI) su scala nazionale, che pure ha svolto finora un ruolo fondamentale nell’avvio a riciclo della differenziata, favorendo la concorrenza fra i produttori di imballaggi in base al “Polluter Pays Principle” (EPR); 
  • rivedere le modalità di affidamento del servizio di raccolta privilegiando le gare laddove possibile e stabilendo una durata massima dell’affidamento di 5 anni e vincolando gli affidamenti in-house a un benchmarking di efficienza;
  • separare la gestione dei segmenti della filiera (raccolta e fasi a valle) introducendo due livelli istituzionali differenti;
  • emanare uniformi criteri di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani che restringano il perimetro della privativa comunale ed eliminino l’attuale discrezionalità dei Comuni in materia;
  • ridefinire i bacini per la raccolta aggregando i piccoli Comuni e differenziarli e ampliarli per le fasi a valle (TMB, TMV) con una gestione che disincentivi il conferimento in discarica, utilizzando meglio lo strumento dell’ecotassa per rendere economicamente più conveniente il ricorso ai TMB e ai TMV;
  • adottare un modello di regolazione centralizzato, affidando le competenze – per esempioall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.

Segnaliamo che la documentazione conclusiva (tra cui testo finale, sintesi e comunicato stampa) sull’indagine conoscitiva sul mercato dei rifiuti urbani è disponibile al sito web dell’AGCM (http://www.agcm.it/stampa/comunicati/8074-ic49-indagine-conoscitiva-sul-mercato-dei-rifiuti-urbani-meno-discariche-più-raccolta-differenziata.html), a cui rimandiamo per ogni ulteriore approfondimento.

Nel rimanere a disposizione per ogni informazione, cordiali saluti.

» 12.02.2016

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