AssoAmbiente

Circolari

186/2017/NA

Informiamo che, in data 18 ottobre 2017, UNIRIGOM ha partecipato all’incontro organizzato dal Comitato di gestione degli PFU, costituito presso l’ACI, con gli operatori abilitati alla raccolta e gestione degli PFU.

L’incontro aveva l’obiettivo di fornire agli operatori del settore “rilevanti ed urgenti comunicazioni riguardanti la gestione operativa del servizio di ritiro degli PFU ex art. 7 del DM 82/2011”, in particolare per quanto riguarda l’andamento del Fondo per la gestione dei PFU derivanti da veicoli fuori uso, relativo all’anno 2017, con riferimento al quale, a seguito di una verifica effettuata nel mese di agosto 2017, il Comitato ha registrato uno squilibrio finanziario.

L’analisi di tale problematica ha evidenziato che il deficit del Fondo è dovuto ad un disallineamento nella procedura di determinazione del budget. Ricordiamo che il Fondo, appositamente costituito presso l’ACI, è costituito dai contributi riscossi dai venditori di veicoli all’atto della vendita di veicoli nuovi; ai sensi dell’art. 7, comma 5, del DM 82/2011, l’entità del contributo per la copertura dei costi di raccolta e gestione degli pneumatici dei veicoli a fine vita viene individuato dal Comitato e comunicato all'Autorità competente (il Ministero del’Ambiente) che lo approva.

Il contributo è determinato sulla base della documentazione fornita dai produttori e dagli importatori di pneumatici e dei parametri tecnici per l'individuazione delle diverse categorie di contributo individuati dal Ministero dell’Ambiente con Decreto 20 gennaio 2012, ai sensi rispettivamente dell’art. 7, commi 5 e 10 DM 82/2011. Il citato art. 7, al comma 6, prevede, inoltre, che “eventuali avanzi derivanti dalla gestione annuale del Fondo sono reinvestiti nella gestione dell’anno successivo”. A tal fine, con il decreto direttoriale 7 luglio 2014, n. 5171/TRI/DIR, di approvazione del contributo ambientale per l'anno 2014, il Ministero ha ritenuto necessario che il Comitato, entro il 31 maggio di ogni anno, provveda ad inviare il rendiconto economico della gestione dei proventi da contributo ambientale introitati nell'anno precedente.

La procedura di formazione del budget adottata prevedeva di considerare l'avanzo/disavanzo di gestione consolidato, ovvero non quello dell'anno in corso, ma quello dell'ultimo anno approvato. Il Comitato ha determinato il contributo per l’anno 2017 sulla base delle stime degli oneri relativi alle componenti di costo fornite dai produttori e importatori di pneumatici, nonché sulla base dell’avanzo di gestione del Fondo al 31 dicembre 2015, pari a circa 5.000.000 €. In realtà l'anno 2016 si è chiuso con un avanzo di 1.150.000 €, provocando uno squilibrio di cassa.

Al fine di evitare il ripresentarsi di una tale eventualità, il Comitato e il Ministero dell’Ambiente hanno stabilito che d'ora innanzi verrà utilizzato per la determinazione del contributo il dato previsionale di avanzo/disavanzo dell’anno in corso, in luogo del dato consuntivo dell’anno precedente. Il contributo per l'anno successivo deve essere comunicato al MATTM entro il 30 novembre.

Tuttavia, a causa dello squilibrio finanziario del Fondo, comunque determinatosi per l’anno in corso, il Comitato PFU ha anticipato che potranno determinarsi, da un lato, ritardi nei prelievi dei PFU presso i demolitori di veicoli e, dall’altro, una dilatazione dei tempi dei pagamenti nei confronti delle aziende che svolgono il servizio di raccolta e trattamento al momento non precisamente quantificabile.

Tale situazione dovrebbe riequilibrarsi già nei primi mesi del 2018, in quanto il MATTM ha garantito che fisserà il contributo per l'anno 2018 tenendo conto del disavanzo presunto nel 2017, entro il 31 dicembre 2017.

Il Comitato ha comunque garantito che, per l’anno 2018, tra le azioni per riequilibrare il Fondo non sono previste diminuzioni dei costi del sistema e quindi dei contributi per gli operatori, bensì solo un aumento del contributo pagato dall’acquirente del veicolo nuovo, peraltro notevolmente diminuito nel corso degli anni.

Infine il Comitato ha informato che entro la fine del mese di novembre verranno messe a disposizione delle aziende le modalità per la presentazione delle domande per l’anno 2018, che non presentano, tuttavia, differenze degne di nota rispetto agli anni precedenti.

Per quanto sopra, al fine di valutare le azioni da intraprendere a livello associativo, Vi invitiamo a segnalarci il prima possibile, comunque entro il 30 ottobre p.v., eventuali situazioni onerose o critiche a discapito della Vostra azienda in relazione alla problematica descritta.

Evidenziamo altresì che, per garantire una partecipazione ed un coinvolgimento maggiori e cercare di evitare il ripetersi di circostanze simili a quella descritta, l’Associazione ha richiesto al Ministero dell’Ambiente che il Comitato venga integrato, attraverso un’apposita previsione normativa, con la rappresentanza delle aziende di recupero dei PFU.

Facciamo riserva di fornirVi, anche a seguito delle segnalazioni pervenute, ulteriori aggiornamenti sulla questione.

» 24.10.2017

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