AssoAmbiente

Circolari

146/2013/LE

Segnaliamo che sulla G.U. n. 194 del 20 agosto 2013 sono state pubblicate la Legge 6 agosto 2013, n. 96 recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea Legge di delegazione europea 2013nonché la Legge 6 agosto 2013, n. 97 recante Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee– Legge europea 2013”.

La Legge di delegazione europea e la Legge europea nascono dalle modifiche apportate alla Legge comunitaria (il principale strumento di attuazione della normativa UE, che regola modalità e tempi per la trasposizione delle direttive) dalla Legge n. 234/12 e mirano a sanare la problematica connessa ai lunghi tempi di approvazione in Parlamento della Legge comunitaria annuale, consentendo di ridurre il rischio di procedure di infrazione a carico dell’Italia

I due provvedimenti hanno particolare importanza perché, nei rispettivi ambiti di competenza, recepiscono i contenuti dei due disegni di legge comunitaria (disegno di legge comunitaria 2011 e disegno di legge comunitaria 2012) che, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, non sono stati approvati durante la scorsa legislatura (Governo Monti). 

Sinteticamente evidenziamo che

  • la Legge di delegazione europea conferisce una delega generale al Governo per il recepimento di 40 direttive europee contenute negli allegati A e B e che, per quanto di interesse del settore rappresentato, nell’ambito di esse figurano:
    • la delega per il recepimento delle direttive sulle emissioni industriali (2010/75/UE), il cui termine di recepimento è già scaduto il 7 gennaio 2013. Su questo specifico punto, disciplinato nell’ambito dell’art. 3 del provvedimento all’oggetto, il Legislatore ha specificatamente previsto che nell’esercizio della delega per l’attuazione della Direttiva 2010/75/UE il Governo tenga conto di una serie di principi e criteri direttivi tra cui figura la “semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti autorizzativi, ivi compresa la fase istruttoria, anche in relazione con altri procedimenti volti al rilascio di provvedimenti aventi valore di autorizzazione integrata ambientale”;
    • la delega per il recepimento della Direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il cui termine di recepimento è fissato al 14 febbraio 2014 (2012/19/UE); 
  • la Legge europea 2013 contiene, invece, tutte le norme, diverse dalle deleghe, necessarie ad adempiere a obblighi europei e finalizzate a porre rimedio ai casi di non corretto recepimento di normativa dell’UE nell’ordinamento nazionale. Quest’ultima è composta di 34 articoli tra cui, per quanto di interesse del settore, evidenziamo, nell’ambito del Capo V “Disposizioni in materia di ambiente”:
    • l’art. 21 novella il D.Lgs. 188/2008, al fine di dare una più compiuta attuazione alla Direttiva 2006/66/UE in materia di pile, accumulatori e relativi rifiuti. Le modifiche introdotte sono volte ad ovviare alla messa in mora da parte della Commissione europea circa la non corretta trasposizione della suddetta Direttiva europea nell'ambito della procedura di infrazione n. 2011/2218;
    • l'art. 22 novella il D.Lgs. 151/2005, recante attuazione delle Direttive 2002/95/UE, 2002/96/UE e 2003/108/UE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti. A seguito delle contestazioni mosse dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione n. 2009/2264, l'articolo include un elenco di apparecchiature nel campo di applicazione delle procedure di smaltimento RAEE (rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche) garantendo la corretta trasposizione della Direttiva 2002/96/UE;
    • l'art. 23 dà attuazione alle disposizioni della Direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e privati. Al fine di superare le contestazioni formulate dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione 2009/2086, l'articolo prevede l'emanazione di Linee Guida statali finalizzate all'individuazione dei criteri e delle soglie per l'assoggettamento alla procedura prevista per la VIA;
    • l’art. 25 recante norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all'ambiente che apporta una profonda ristrutturazione sulla materia regolata dalla Parte VI del D.Lgs. n. 152/06. 

Nel rinviare ai testi dei due provvedimenti, riportati in allegato alla presente (v. allegato 1 e allegato 2), per ulteriori approfondimenti, rimaniamo a disposizione per informazioni e aggiornamenti

Cordiali saluti.

» 26.08.2013
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