AssoAmbiente

Circolari

098/2014/PE

A seguito della consultazione pubblica on-line avviata dalla Commissione europea nel 2013 per chiedere il pareredelle parti interessate sull'attuazione della precedente strategia in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL)e sul mododi procedere, lo scorso 6 giugno èstato presentato il nuovo Quadro Strategico UE 2014-2020 su SSL al fine di prevenire gli incidenti e le malattie sul lavoro.

Le risposte giunte alla Commissione avevano infatti confermato la necessità di proseguire,in questosettore,con il coordinamento a livello di UE e avevano fornito suggerimenti sul contenuto delun nuovo quadro strategico: secondo la grande maggioranza delle risposte, risultava necessario infatti agire  sulla riduzione degli oneri amministrativi e dei costi di messa in conformità chegravano sulle piccole e medie imprese (PMI), pur nella salvaguardia dei principi della sicurezza e della salute sul lavoro, indipendentemente dalledimensioni dell'impresa.

Le tre principali sfide individuate dall’UE nella Strategia sono:

  • migliorare l'attuazione delle disposizioni di legge da parte degli Statimembri, in particolare rafforzando la capacità delle microimprese e delle piccoleimprese di mettere in atto misure efficaci ed efficienti di prevenzione dei rischi;
  • migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoroaffrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti;
  • far fronte al cambiamento demografico.

La Strategia propone di intervenire su queste sfide con una serie di azioni riconducibili ai seguenti obiettivi:

  1. consolidamento ulteriore delle strategie nazionalisulla salute e la sicurezza attraverso, ad esempio, un coordinamento della policy e collaborazione tra le parti;
  2. agevolazioni per l'adempimento degli obblighi di legge in materia di SSL, inparticolare per le micro e le piccole imprese, che potrebbero beneficiare, ad esempio, di assistenza tecnica e strumenti pratici, quale l’ “Online Interactive Risk Assessment” (OiRA), una piattaforma web che fornisce strumenti per la definizione del rischio;
  3. migliore attuazione della legislazione in materia di SSL da parte degli Statimembrie maggiore rispetto delle regole europee, ad esempio attraverso una valutazione dell’efficacia delle ispezioni sul lavoro;
  4. semplificazione della legislazione esistenteed riduzione degli oneri amministrativi;
  5. Iniziative per affrontare l'invecchiamento della forza lavoro, i nuovi rischiemergentie la prevenzione delle malattie professionali;
  6. miglioramento della raccolta dei dati statistici e sviluppo deldata base: la Commissione ha ribadito l’importanza di disporre di dati statistici affidabili, tempestivi e comparabili sugli infortuni, le malattie legatial lavoro, le esposizioni professionalial fine di valutare costi ebenefici in materia di SSL;
  7. migliore coordinamento degli sforzi dell'UE ed internazionali in materia diSSLe assunzione di impegni con le organizzazioniinternazionali- quali ad es. l’International Labour Organisation (ILO), l'Organizzazione mondiale della sanità (WHO) e l'Organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo economici (OECD) - volto a conseguire risultati migliori siaall'interno dell'UE che anche e soprattutto al di fuori di essa.

Il Quadro Strategico identifica infine alcuni strumenti per attuare le necessarie azioni sopra richiamate: tra questi il dialogo sociale, una crescente consapevolezza, maggiore rispetto della legislazione, sinergie con altri settori strategici(es. salute pubblica ed educazione), e i fondi UE. Su quest’ultimo punto dall’indagine è emerso che attualmente, 13 Stati membri dell'UE usano il Fondo sociale europeo (FSE) per migliorare leproprie politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoroe quindi, secondo la Commissione, bisognerebbe incoraggiare gli Stati membri a ricorrere anche altri fondi strutturali e di investimento europei per finanziaretali iniziative, quale l’Employment and Social Innovation (EaSI) programme.

La FEAD, la Federazione europea a cui Assoambiente aderisce, ha avviato da tempo un Gruppo di lavoro specifico sul tema, a cui partecipa anche l’Associazione, al fine di fornire un contributo alla Commissione sul tema per quanto concerne lo specifico settore rappresentato.

Nel rinviare alla Comunicazione della Commissione, in allegato alla presente, per maggiori approfondimenti, segnaliamo che è disponibile, per quanti interessati presso la segreteria FISE Milano (e-mail fise.milano@fise.org), il testo dei risultati della consultazione.

Cordiali saluti.

» 16.06.2014
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