Informiamo che in data odierna è stato presentato il Report 2014 del WWF sul consumo del suolo in Italia, seconda edizione del Report “Riutilizziamo l’Italia” predisposto dal WWF con il coinvolgimento di docenti e diversi atenei italiani, che affronta quest’anno il tema “Land transformation in Italia e nel mondo: fermare il consumo del suolo, salvare la natura, riqualificare le città”.
In relazione a quanto riportato nel rapporto, nel nostro Paese, negli ultimi 50 anni, il suolo è stato consumato a un ritmo di 90 ha/giorno (circa 10 m2/sec) di conversione urbana, corrispondenti a quasi 660.000 ettari nei prossimi 20 anni (un quadrato di 80 km di lato, una superficie quasi ampia quanto il Friuli Venezia Giulia). Il territorio ricoperto dal cemento in Italia dal secondo dopoguerra è quadruplicata ed è oggi valutabile intorno al 7,5% della superficie nazionale, contribuendo a rendere più precario l’equilibrio idrogeologico, dissipando le nostre risorse naturali e amplificando i fenomeni estremi causati dai cambiamenti climatici.
L’indice di urbanizzazione pro-capite a livello nazionale è passato in 50 anni dai 120 m2/ab agli oltre 370 attuali. Ma in alcune aree del Paese, la situazione è ancora più allarmante: la Lombardia ha raggiunto i 719 m2/abitante (quasi 3,5 volte rispetto a quello rilevato negli anni ‘50), un valore doppio di quello medio italiano ed europeo. Nei comuni costieri adriatici negli ultimi 50 anni la cementificazione e l’urbanizzazione lineare dei nostri litorali hanno avuto uno sviluppo di quasi 10 km/anno.
Bisogna intervenire urgentemente, chiede il WWF nel Report, perché ciò comporta una perdita costante e progressiva di risorse naturali, come viene confermato dall’assedio della Rete Natura 2000 (le aree tutelate dall’Europa): se si prende in considerazione un’area di prossimità di 1 km di larghezza intorno ai siti protetti si registra dagli anni ’50 ad oggi una densità di urbanizzazione che è passata dal 2,7% al 14% dopo il 2000.
Il dibattito sul contenimento del consumo del suolo e la rigenerazione urbana, come si legge nel Report WWF, “è caldo non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo. Basti pensare che nella “Tabella di marcia per un’Europa efficiente nell’uso delle risorse” (2011) viene indicato l’obiettivo del consumo netto di suolo pari a zero per il 2050. E su scala globale è aperta la riflessione sulle shrinking cities (città in contrazione), sulla crucialità degli usi del suolo in competizione tra loro (in particolare il rischio relativo al cosiddetto Land grabbing, accaparramento della terra), sul potenziamento della biodiversità nelle aree urbane o sulla progettazione del verde, dalla Green Grid (rete verde) di Londra al Green Infrastructure Plan di New York”. Per ulteriori informazioni e per scaricare gratuitamente il report, rimandiamo al sito http://www.wwf.it/news/notizie/?13660.
Sempre in materia di tutela del territorio e di riqualificazione ambientale, ricordiamo ‘iniziativa promossa da FISE Assoambiente e Legambiente (v. circolare associativa n. 172/2014) che mira a portare all’attenzione delle Istituzioni le possibili innovazione in campo di bonifica on-site ed in-situ attraverso le esperienze ed i progetti più significativi delle imprese del settore al fine di preservare. Per quanti interessati a partecipare, informiamo che è già disponibile la scheda per la raccolta dati.
Cordiali saluti.