AssoAmbiente

Circolari

120/2015/TO

Informiamo che FISE Assoambiente e FISE UNIRE hanno partecipato lo scorso 22 giugno ad un Tavolo di Lavoro organizzato dall’Avv. Veronica Dini, alla presenza di numerose rappresentanze di Associazioni di categoria ed Enti, al fine di verificare la possibilità di applicare, anche al settore ambientale, lo strumento della mediazione.

Ci si riferisce, in generale, alla mediazione, introdotta con il D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 e s.m.i., come sistema di risoluzione delle controversie relative a diritti disponibili alternativo al processo civile, la cui disciplina secondaria di attuazione è stata dettata con il DM Giustizia 4 marzo 2010, n. 180 e s.m.i., e definita come l’attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa” (art. 1, lett. a, d.lgs. n. 28/2010). In particolare, per quanto riguarda il settore ambientale, l’applicazione di tale strumento è circoscrivibile al risarcimento dei danni quantificabili in termini economici o quantomeno di risarcimento in forma specifica (ripristino stato dei luoghi), rispetto i quali è certo il fatto di danno, e le parti sono in procinto di presentarsi davanti all'aula di tribunale (civile, non penale amministrativo) per chiedere una forma compensatoria.

I casi sono quelli in cui si dibatta di danni cagionati all’ambiente e/o alla proprietà privata, che siano di entità lieve e soprattutto reversibili: come ad esempio le liti tra vicini, fenomeni di contaminazione locale – di suoli o acque, problemi nella raccolta differenziata, episodi di sversamento di rifiuti, emissione di rumori o fumi, ma anche costruzione di manufatti che non rispettano le distanze minime di legge. Nel merito quindi, uno strumento stragiudiziale ma che, come ammesso dagli stessi organizzatori dell'incontro, con fatica riesce a trovare spazio nel contesto dell'ambiente.

La mediazione non è uno strumento nuovo, ma l’intento del costituendo Tavolo è quello di sperimentare e studiare eventuali forme di ampliamento dei casi di applicazione della stessa.

FISE Assoambiente e FISE UNIRE si sono rese disponibili, a promuovere, qualora venga confermata la fattibilità del progetto, tale strumento presso le proprie associate, verificandone eventualmente l’interesse a comporre la controversia utilizzando tale strumento anziché ricorrere al giudizio ordinario, con indubbi risparmi in termini economici e di tempo.

Qualora le aziende siano sin d'ora interessate ad avviare una procedura di mediazione o a proporre casi conosciuti, è di interesse della associazione raccogliere le segnalazioni da sottoporre a mediatori professionisti al fine di verificare primi casi sperimentali di "buona riuscita" dello strumento alternativo di risoluzione delle controversie

In attesa di Vostri eventuali segnalazioni, da inviare all’Avv. Tosto di Assoambiente (e-mail l.tosto@fise.org), restiamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento in materia.

Cordiali saluti.

» 09.07.2015

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