AssoAmbiente

Circolari

122/2015TO

Facciamo seguito alle nostre precedenti comunicazioni (v. circolari associative n. 85/2015, n. 91/2015 e n. 98/2015), per fornire una sintesi dei principali aspetti emersi nel corso del preannunciato incontro associativo sulle disposizioni contenute nella legge 68/2015 recante Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente.

L’incontro, nel corso del quale il Prof. Avv. Geninatti (Professore associato di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università del Piemonte Orientale e responsabile del Dipartimento di Diritto dell’ambiente dello studio legale Legance) ha illustrato nel dettaglio il disposto normativo, ha rappresentato un momento importante di approfondimento tecnico e di confronto in merito alle disposizioni in materia: infatti, oltre al rischio di problemi strutturali delle nuove norme riguardo il delitto di inquinamento ambientale (dal lessico al coordinamento con il Codice ambientale, al rapporto con il vecchio reato “innominato” utilizzato nelle recenti grandi inchieste sui disastri ambientali), vi sono, fra i molti, altri punti critici, che, come evidenziato anche dalla Corte di Cassazione nella recente relazione dell’ufficio del Massimario, riguardano i concetti di “deterioramento e compromissione” e, soprattutto, la “misurabilità” del danno che lasciano ampio margine discrezionale ai giudici.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le nuove fattispecie di reato, le questioni legate all’uso del termine “abusivamente” nella formulazione delle norme, l’ambito di applicazione del reato di “omessa bonifica” e della condizione di non punibilità nel caso di osservanza del progetto di bonifica, oltre che le implicazioni delle nuove sanzioni e i riflessi sulla responsabilità amministrativa ex D.Lgs. n. 231/2001.

Sul nuovo disposto normativo si erano espressi, il 7 luglio scorso in occasione di un seminario organizzato da Confindustria sul tema, tra gli altri, anche il Ministro Galletti, il Ministro Orlando, il Sottosegretario PdC De Vincenti e l’On. Bratti, evidenziando che, pur nell’esigenza di sanare il vuoto normativo sul tema a livello nazionale, dato che molti degli aspetti innovativi particolarmente sensibili troveranno risposte solo nei prossimi anni (con la progressiva applicazione della legge in parola e con il consolidarsi di pronunce giurisprudenziali), vi è la consapevolezza comune di monitorare e valutare l’efficacia dell’intervento normativo attraverso una verifica, tra qualche anno, dell'impatto regolatorio (VIR). Tale strumento, previsto per legge, consiste nella valutazione del raggiungimento delle finalità di uno o più atti normativi, nonché nella stima degli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.

Lo svolgimento della VIR, quando e qualora venisse attuata, richiederà il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.

Nel rimandare al sito web di FISE Assoambiente (http://www.assoambiente.org/index.php/assoambiente/entry_r/Incontri/incontri/14075/23) per i documenti distribuiti nel corso dell’incontro (slide Prof. Geninatti e relazione Corte Cassazione), rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Cordiali saluti.

» 10.07.2015

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