AssoAmbiente

Circolari

183/2016/CS

La Commissione europea, dopo aver adottato lo scorso dicembre 2015 il piano d'azione sull’economia circolare, ha incaricato Technopolis Consultancy Group di avviare un’indagine per mettere in luce i principali ostacoli normativi all’affermazione dell’economia circolare intesa come economiadove il valore dei prodotti, materiali e risorse viene mantenuto nel sistema il più a lungo possibile e la generazione dei rifiuti è minimizzata”.

Lo studio Barriere normative per l’economia circolare: lezione da dieci casi studio” -  pubblicato nel mese di novembre 2016 e consultabile al seguente indirizzo web http://ec.europa.eu/DocsRoom/documents/19742- è da considerarsi quale contributo diretto al Piano d’Azione per l’economia circolare.

Obiettivo della ricerca è quello di individuare e analizzare gli ostacoli normativi che impediscono la diffusione dell’economia circolare, andando poi ad identificare le possibili soluzioni. L’intero lavoro si basa sullo studio e l’analisi di 10 casi (tra cui, ad esempio, riciclaggio del rame; dell’acciaio; del palladio dai convertitori dei veicoli; della plastica; preparazione per il riuso di apparecchiature elettriche, materiali secondari per la costruzione, etc.), afferenti a differenti settori e tipologie di trattamento, incluse prevenzione, riuso e riciclo e selezionati in base al loro potenziale contributo all’economia circolare, valutato nell’ipotesi di rimozione, prima del 2020, di alcune barriere, che interessano in particolare:

  • la raccolta dei rifiutigli ostacoli normativi, in molti casi, si riferiscono spesso alla mancanza di una legislazione tale da consentire la raccolta e il pre-trattamento di flussi di rifiuti omogenei, determinando costi per il riciclaggio di alta qualità superiori al reddito ottenibile dalla vendita dei materiali riciclati;
  • l'assorbimento delle risorse secondarie - la legislazione, soprattutto quella in materia di tutela della salute umana e dei consumatori, può ostacolare l'utilizzo dei materiali riciclati nei processi produttivi. Altra barriera al riciclaggio di alta qualità è individuata anche nella mancanza di una normativa europea armonizzata sui requisiti specifici di qualità dei materiali riciclati;
  • il design finalizzato al riutilizzo, la riparazione o il riciclaggio - questo ostacolo è legato alla mancanza di requisiti di prodotto che siano concreti e applicabili.

Lo Studio identifica poi due ulteriori barriere, di carattere più generico, relative in primo al fatto che la legislazione si concentra maggiormente sul concetto di quantità piuttosto che su quello di qualità dei materiali riciclati, e poi sul mancato coordinamento tra le normative in vigore (ad esempio tra REACH ed End of Waste).

Oltre alle criticità, lo Studio evidenzia una serie di raccomandazioni politiche per il loro superamento:

  • formulare definizioni più chiare relativamente ai criteri del fine vita dei prodotti;
  • ridurre le barriere per il commercio intra-europeo di risorse preziose, attualmente classificate come rifiuti;
  • garantire delle deroghe alla normativa per applicazioni specifiche (magari in progetti pilota);
  • stabilire limiti di contaminazione per i materiali riciclati che siano specifici in base all’applicazione a cui sono destinati;
  • applicare il divieto dello smaltimento in discarica per quei materiali per i quali esiste una possibilità di riciclaggio;
  • limitare le operazioni di recupero, commercio e smaltimento in discarica solamente ad operatori certificati;
  • aumentare ed armonizzare gli sforzi per la raccolta dei dati relativi al monitoraggio dei flussi di rifiuti e materiali, al fine di migliorare l'applicazione della normativa e per la valutazione dei risultati della circolar economy;
  • estendere e applicare i requisiti dell’ecodesignin modo da considerare anche il fine vita dei prodotti in fase di progettazione;
  • risolvere la questione dell’implementazione delle Direttive europee a livello nazionale e definire piani d'azione per stimolare il mercato interno dei materiali;
  • rivedere la normativa, puntando all’implementazione delle migliori tecnologie di trattamento.

Nel rimandare ai contenuti dello Studio per maggiori informazioni, rimaniamo a disposizione per ogni informazione.

Cordiali saluti.

» 18.11.2016

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