Lo scorso 30 maggio il MATTM ha trasmesso alle Regioni e Province autonome, ISPRA, Unioncamere e al Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’ambiente una circolare esplicativa sull’applicazione del decreto ministeriale 13 ottobre 2016, n. 264 recante “Criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti” (v. circolare associativa n. 055/2017).
La circolare, accompagnata da un Allegato tecnico-giuridico, parte integrante della medesima, mira a chiarire alcuni profili operativi ed interpretativi della norma resisi necessari a seguito dei numerosi quesiti giunti al MATTM in materia.
La circolare precisa in primo che il decreto non ha effetto vincolante e “non innova in alcun modo la disciplina sostanziale generale del settore”, dettata dall’art. 184-bis del D.lgs 152/2006 e smi, rimandando ad una analisi caso per caso per quanto riguarda la valutazione del rispetto dei criteri indicati.
L’adesione alle disposizioni richiamate dal decreto vengono pertanto rimandate ad una adesione volontaria, salvo per le parti in cui il Regolamento “contiene elementi di chiarimento sull’applicazione di vigenti disposizioni normative a carattere cogente”.
“L’intendimento del decreto – come riportato nelal circolare– è quello di offrire agli operatori una “guida” dettagliata di tutti i punti che è necessario provare al fine di ritenere che un residuo di produzione soddisfi i requisiti di cui all’art. 184-bis del D.lgs 152/2006”, diventando sottoprodotto.
Nel rimandare al testo della circolare, in allegato alla presente, per ulteriori dettagli, rimaniamo a disposizione per ogni informazione.