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Circolari

149/2018/PE

Pubblicato sulla G. U. n. 151 del 2 luglio 2018 il Decreto Legislativo 30 maggio 2018, n. 81 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva 2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE”, che entrerà in vigore il 17 luglio 2018.

Con richiamo nei considerando al D.lgs 152/2006 (in particolare la Parte Quinta, recante norme in materia di tutela dell’aria di riduzione delle emissioni in atmosfera) e al D.lgs 155/2010 recante attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un aria più pulita in Europa (che prevede interventi tramite i piani d’azione regionali anche sui valori limite di emissione per gli impianti di trattamento dei rifiuti che producono emissioni in atmosfera e prescrizioni per le pratiche agricole relative ad allevamenti, spandimento dei fertilizzanti e degli effluenti di allevamento, ferma restando l'applicazione della normativa vigente in materia di rifiuti), il provvedimento in oggetto è finalizzato a perseguire:

  1. gli obiettivi di qualità dell’aria e un avanzamento verso l’obiettivo a lungo termine di raggiungere livelli di qualità dell’aria in linea con gli orientamenti pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità;
  2. gli obiettivi dell’Unione europea in materia di biodiversità e di ecosistemi, in linea con il Settimo programma di azione per l’ambiente;
  3. la sinergia tra le politiche in materia di qualità dell’aria e quelle inerenti i settori responsabili di missioni interessate dagli impegni nazionali di riduzione, comprese le politiche in materia di clima e di energia.

Per quanto riguarda gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni annue di origine antropica:

  • per biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx) e composti org. volatili non metanici (COVNM) rispetto al 2005

  • per ammoniaca (NH3) e particolato fine (PM2,5) rispetto al 2005

Tali riduzioni potranno essere eventualmente riviste nel 2025.

Il programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, elaborato dal MATTM sulla base del supporto tecnico dell’ISPRA e dell’ENEA, è lo strumento finalizzato a limitare le emissioni di origine antropica per rispettare gli impegni nazionali e concorrere al raggiungimento degli obiettivi previsti. Il primo programma nazionale è predisposto entro il 30 settembre 2018 ed è approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, entro il 28 febbraio 2019, previo parere della Conferenza unificata.

Al fine di assicurare l’attuazione del programma nazionale, entro trenta giorni dalla data della sua adozione, è costituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un tavolo di coordinamento di cui fanno parte:

  • i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
  • i rappresentanti dei Ministeri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute (massimo tre per Amministrazione),
  • i rappresentanti delle regioni e degli enti locali, responsabili per l’attuazione delle misure e delle politiche del programma nazionale (massimo cinque)
  • un rappresentante del SNPA.

Con il provvedimento di cui all’oggetto viene abrogato il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 171, recante attuazione della direttiva 2001/81/CE, relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici. Resta ferma fino al 31 dicembre 2019, l’applicazione dei limiti nazionali di emissione previsti dall’art. 1 e dall’allegato I del D.lgs 171/2004.

Nel rimandare al testo del decreto in parola, in allegato alla presente, per ulteriori approfondimenti, restiamo a disposizione per ogni informazione.

» 04.07.2018
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