AssoAmbiente

Circolari

219/2018/NA

     a)  Revisione Regolamento WSR

In relazione alla prospettata modifica del Regolamento CE sulle spedizioni di rifiuti la FEAD (la Federazione europea a cui l’Associazione aderisce), che ha seguito con grande interesse la valutazione dell'attuale regolamento sulle spedizioni di rifiuti rispondendo alle consultazioni pubbliche e partecipando ai workshop della Commissione, ha deciso di trasmettere a quest’ultima la propria “Valutazione del regolamento sulle spedizioni di rifiuti”.

A giudizio della FEAD, le carenze non riguardano tanto il Regolamento, che risulta adeguato a garantire spedizioni sicure di rifiuti, tracciabilità e destinazione finale ad un trattamento adeguato, bensì incongruenze o problemi di interpretazione con altre parti correlate della legislazione (es. Differenze di interpretazione tra rifiuti / non rifiuti, rifiuti pericolosi / non pericolosi e recupero / smaltimento) o con differenze di applicazione all'interno degli Stati membri dell'UE.

In particolare sono state identificate, tra le principali, criticità relative a: distinzione chiara delle disposizioni sui rifiuti pericolosi e sui rifiuti non pericolosi; limitazione dei codici dei rifiuti obbligatori per ridurre gli oneri amministrativi e rendere l'armonizzazione ancora più semplice; definizione dei documenti richiesti dalla procedura di notifica; riduzione dei ritardi (tra 2 e 10 mesi in media) per la procedura di notifica; validità della durata di una notifica; strutture di pre-autorizzazione; procedura per i rinnovi; distinzione tra errori amministrativi e spedizioni illegali per garantire che l'allegato VII, compilato erroneamente, non renda automaticamente una spedizione illegale; semplificazione delle procedure per l'invio delle spedizioni tra stati; consenso tacito.

     b)  Effetti della BREXIT sulle esportazioni e importazioni di rifiuti

Il Governo britannico, lo scorso 12 ottobre, ha pubblicato un documento (disponibile qui) che evidenzia le implicazioni di un’uscita del Regno Unito dalla Comunità europea in assenza di un accordo, ipotesi ritenuta improbabile dal Governo stesso, in quanto sono ancora in corso i negoziati per la definizione dello stesso. Tuttavia il Governo britannico ritiene di doversi preparare anche all’eventualità di un’uscita senza accordo, a partire dal 2019. Il Documento (link) si rivolge alle imprese coinvolte nell’import export di rifiuti e illustra l’approccio generale del Governo britannico in tale eventualità, con l’obiettivo di garantirne la continuità.

Infatti, fino al marzo 2019, verrà applicato il regolamento sulle spedizioni di rifiuti dell'UE (WSR) che attua le disposizioni della Convenzione di Basilea e della decisione OCSE nella legislazione dell'UE e fornisce un sistema per controllare il movimento di rifiuti verso, all'interno e dall'Europa. Il Regolamento vieta la spedizione di rifiuti destinati allo smaltimento, in discarica o incenerimento verso paesi al di fuori dell'UE e verso l'Area europea di libero scambio (EFTA) (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e l'esportazione di rifiuti pericolosi verso paesi che non sono membri dell'OCSE.

Il Regno Unito ha una legislazione nazionale in materia di spedizioni di rifiuti: il regolamento transnazionale sulle spedizioni di rifiuti (2007) designa le autorità competenti del Regno Unito e stabilisce i reati e le sanzioni. Il piano britannico per le spedizioni di rifiuti vieta le spedizioni di rifiuti per lo smaltimento da o verso il Regno Unito, a meno che non rientrino in specifiche eccezioni (es. Irlanda e Grecia)

In assenza di un accordo, dopo il 29 marzo 2019, ai sensi di un avviso emesso dalla CE il 25 gennaio 2018 le licenze di importazione/esportazione rilasciate dal Regno Unito non sarebbero più valide per le spedizioni di rifiuti verso i 27 restanti paesi dell'UE e le licenze rilasciate dall'UE non sarebbero più valide per le spedizioni nel Regno Unito. Sono allo studio soluzioni per garantire la continuità in caso di spedizioni notificate che sono già state approvate dalle autorità competenti del Regno Unito e dell'UE. Maggiori indicazioni in tal senso verranno fornite entro il mese di novembre 2018.

Per quanto concerne le spedizioni di rifiuti dal Regno Unito verso l'UE non vi sarebbero modifiche alla procedura per le esportazioni di rifiuti destinati al riciclaggio che possono essere spedite in lista verde come stabilito nella decisione dell’OCSE e Regolamento n. 1013, mentre per quanto concerne i rifiuti destinato allo smaltimento, poiché nella maggior parte dei casi l'esportazione di rifiuti dal Regno Unito per lo smaltimento è già vietata, non si attende un impatto significativo.

In relazione alle spedizioni dalla UE verso il Regno Unito il Regolamento proibisce l'esportazione di rifiuti per lo smaltimento e l'esportazione di rifiuti misti urbani per il recupero, verso stati diversi da quelli dell'UE e dell'EFTA; pertanto, agli stati dell'UE sarebbe vietato esportare rifiuti destinati allo smaltimento o esportare rifiuti urbani misti per il recupero nel Regno Unito secondo la vigente legislazione europea.

Non vi sarebbero modifiche alla procedura per le importazioni di rifiuti destinati al riciclaggio che possono essere spediti in lista verde come stabilito nella decisione dell'OCSE e nel Regolamento.

» 26.10.2018

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