AssoAmbiente

Circolari

178/2019/TO

ARERA ha presentato in Parlamento, lo scorso 4 luglio, la Relazione annuale sull'attività svolta riepilogando, per quanto di interesse, anche l’attività sino ad oggi compiuta nel settore del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati.

Come noto, la legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha attribuito all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) funzioni di regolazione e controllo del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati, da esercitarsi “con i medesimi poteri e nel quadro dei principi, delle finalità e delle attribuzioni, anche di natura sanzionatoria, stabiliti dalla legge 14 novembre 1995, n. 481”.

Senza entrare nel dettaglio, per quanto riguarda i rifiuti siamo, ad oggi, ancora in una fase di “avvio della regolazione” dove però l’obiettivo primario che l’Autorità deve perseguire con la sua azione è ben chiaro: “migliorare il sistema di regolazione del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati, al fine di garantire accessibilità, fruibilità e diffusione omogenea sull’intero territorio nazionale, nonché adeguati livelli di qualità in condizioni di efficienza ed economicità della gestione”. L’intervento dell’Autorità è altresì volto ad armonizzare “gli obiettivi economico-finanziari con quelli generali di carattere sociale, ambientale e di impiego appropriato delle risorse” e a garantire “l’adeguamento infrastrutturale del settore e il superamento delle procedure di infrazione aperte in ambito europeo”.

In tal contesto – sebbene molti profili andranno specificati e chiariti - le norme tendono ad assicurare al ciclo dei rifiuti urbani e assimilati un assetto regolatorio centralizzato, imperniato sulla presenza di un’amministrazione unica, tecnica e indipendente, con consolidata esperienza in altri settori. Al contempo il ruolo dell’Autorità si inserisce in un quadro di governance settoriale multilivello, nel quale operano, con specifiche funzioni e competenze, lo Stato, le Regioni, gli enti di governo degli ambiti territoriali ottimali, le Province, i comuni (e, al di sopra di questi, la Commissione Europea).

In considerazione della specificità e complessità di ciascuno dei servizi che costituiscono il ciclo integrato dei rifiuti, l'Autorità intende impostare una regolazione specifica per il servizio di raccolta e trasporto, i servizi di trattamento dei rifiuti e il ciclo integrato di gestione. Inoltre per dare certezza e stabilità regolatoria al sistema e promuovere una gestione efficiente ed efficace dei servizi del ciclo, l'Autorità è orientata a introdurre un primo periodo di regolazione tariffaria della durata di quattro anni, suddiviso in due semi-periodi (di pari durata). Nel primo semi-periodo l'Authority definirà i criteri per determinare i corrispettivi per il servizio di raccolta e trasporto, per i diversi servizi del trattamento, nonché i criteri per la determinazione del costo riconosciuto per il servizio integrato.

Nel secondo semi-periodo l'Autorità spingerà per una regolazione finalizzata all'efficientamento dei costi e all'efficacia del servizio offerto, valutando l'eventuale adozione di specifiche misure volte a promuovere l'aggregazione dei gestori della raccolta e del trasporto, per superare l'attuale frammentazione gestionale.

Nel rimandare alla relazione ARERA sull’attività svolta, disponibile qui, per ulteriori approfondimenti, rimaniamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento.

» 12.07.2019

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