AssoAmbiente

Circolari

257/2019/TO

Informiamo che, come preannunciato da ARERA (vedi circolare associativa n. 205/2019), lo scorso 31 ottobre sono state pubblicate le seguenti delibere:

  • Delibera n. 443/R/Rif recante “Definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti, di esercizio ed investimento, del servizio di gestione dei rifiuti urbani, per il periodo 2018-2021”.
    Il provvedimento contiene le disposizioni aventi ad oggetto la determinazione delle entrate tariffarie per l’erogazione del servizio integrato di gestione dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati, e dei singoli servizi che lo compongono. La determinazione delle componenti tariffarie andrà quindi effettuata in conformità al nuovo Metodo Tariffario (MTR), di cui all’Allegato A della deliberazione.
    Il Metodo Tariffario stabilisce i limiti delle tariffe e predispone quattro diversi schemi che Comuni, gestori e altri enti compenti potranno scegliere in base ai propri obiettivi di miglioramento del servizio al cittadino. I servizi regolati dal nuovo metodo tariffario sono:
    -   spazzamento e lavaggio strade, raccolta e trasporto, trattamento e recupero dei rifiuti urbani;
    -   trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani;
    -   gestione tariffe e dei rapporti con gli utenti.
    Con il nuovo metodo (MTR) il totale delle entrate tariffarie di riferimento (TARI 2020-2021) – in parziale continuità con il metodo precedente - è dato da somma delle entrate a copertura dei costi fissi e dei costi variabili riconosciuto dall’Autorità in continuità con il d.P.R. n. 158/99 e determinato secondo criteri di efficienza, nonché di trasparenza e omogeneità, procedendo ad una riclassificazione degli oneri riconducibili alle singole attività del ciclo integrato. Ai fini della valutazione dei costi riconosciuti al gestore, la principale novità sta nel fatto che il Metodo fa riferimento a costi sostenuti affidabili e certi, come risultanti da fonte contabile obbligatoria; rispetto alla metodologia sino ad oggi adottata, questo rappresenta una innovazione rilevante, dal momento che il metodo tariffario di cui al d.P.R. n. 158/99 prevedeva il riconoscimento dei costi sulla base della loro inclusione nel piano economico finanziario (e pertanto con riferimento a costi pianificati e/o di preconsuntivo).
  • Delibera n. 444/2019/r/rif recante “Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati”.
    L’Autorità ha individuato i contenuti informativi minimi che devono essere garantiti a tutti gli utenti del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, ovvero dei singoli servizi di raccolta, trasporto, spazzamento e lavaggio strade, indipendentemente dalla tipologia di utente (domestico o non domestico), in particolare: contenuti minimi obbligatori da riportare sui siti internet, contenuti minimi obbligatori da inserire nei documenti di riscossione, obblighi in materia di comunicazione individuale agli utenti.
    In allegato alla delibera, di cui forma parte integrante e sostanziale, vi è il “Testo integrato in tema di trasparenza nel servizio di gestione dei rifiuti per il periodo 1 aprile 2020 - 31 dicembre 2023 (TITR)” il quale prevede che i gestori del servizio rifiuti (compresi i Comuni che gestiscono in economia) predispongano e pubblichino la Carta della Qualità e che i documenti di riscossione (bollette, fatture o altro) riportino chiaramente le informazioni sugli importi addebitati, calcolo della tariffa, le modalità di pagamento, i recapiti e le procedure per i reclami, le informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e sul raggiungimento degli obiettivi ambientali. Qualsiasi variazione di rilievo nelle condizioni di erogazione del servizio dovrà essere comunicata agli utenti con un adeguato preavviso e i soggetti coinvolti nella filiera dovranno dialogare tra loro per trasmettere le informazioni richieste agli utenti.

Oltre alle consultazioni pubbliche avviate sui provvedimenti, l’ARERA - nell’ambito dei procedimenti che hanno portato all’adozione delle delibere - ha organizzato tavoli tecnici con enti pubblici e le principali associazioni degli operatori del settore, tra cui FISE Assoambiente, con l’obiettivo di affrontare i principali aspetti della nuova regolazione. Questo approccio ha garantito, per quanto possibile, che il percorso fosse condiviso con gli operatori e che fosse mitigato l’impatto di un nuovo modello che incide in modo significativo sul comparto.

Il Metodo Tariffario impone una stretta coerenza tra il costo e la qualità del servizio "consentendo ad un sistema più efficiente – ha affermato Stefano Besseghini, Presidente di ARERA (comunicato stampa pubblicato sul sito ARERA) - di contrastare le zone d'ombra. Dobbiamo arrivare ad avere le stesse regole per tutti i cittadini, trasparenza dei flussi economici e delle competenze, riduzione drastica dell'evasione che - oltre a creare disparità tra i consumatori - toglie risorse indispensabili al ciclo dei rifiuti. I rifiuti non sono l'emergenza di un particolare comune o di una regione, ma un sistema da integrare e gestire in modo organico in tutto il Paese".

Per completezza alleghiamo alla presente:

  • Deliberazione 31 ottobre 2019 443/2019/r/rif
  • Allegato A alla delibera 443/2019/r/rif - Metodo Tariffario (MTR)
  • Deliberazione 31 ottobre 2019 444/2019/r/rif
  • Allegato A alla delibera 444/2019/r/rif - TITR

Nel rimandare ai provvedimenti richiamati, restiamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento in materia.

» 04.11.2019
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