AssoAmbiente

Circolari

293/2019/MI

In ottemperanza a quanto deciso in sede di Consiglio Direttivo Assoambiente – Rifiuti Urbani il 3 dicembre u.s., il 19 dicembre si è tenuto un primo confronto con le Organizzazioni Sindacali di categoria, nell’ambito di un tavolo negoziale congiunto con le altre Associazioni Datoriali di settore Utilitalia, Cisambiente, Lega delle Cooperative, Confcooperative.

Come si ricorderà, nella piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL 6.12.2016 pervenuta lo scorso mese di dicembre, le Organizzazioni Sindacali di categoria dichiaravano “improcrastinabile arrivare al contratto unico di settore anche in considerazione dell’ampliamento del numero delle parti datoriali e della loro diversità associativa”.

In relazione a tale istanza, accolta positivamente in particolare da Utilitalia, è stato avviato un dialogo finalizzato ad evitare il rischio di “isolamento” di Assoambiente, sia sul fronte datoriale che poi, a seguire, da parte sindacale.

Pertanto i vertici associativi, e la struttura tecnica, hanno continuato ad intrattenere rapporti di reciproca collaborazione con Utilitalia (vedi le numerose iniziative congiunte oltre che la condivisione della lista unica per il rinnovo dell’Assemblea del Fondo Previambiente ed il rinnovo degli organi FASDA, cfr. circolare n. 287/2019 del 19 dicembre), giungendo nei giorni scorsi alla definizione delle modalità di avvio delle trattative per il rinnovo dei due CCNL, in ossequio al mandato ricevuto dal Consiglio Direttivo Rifiuti Urbani tenutosi il 17 aprile 2019 e comunque a quanto valutato dai Consiglieri interessati nelle riunioni del Consiglio Direttivo Assoambiente tenutesi nel corso del 2019.

FISE-Assoambiente e Utilitalia hanno confermato la permanenza, nel comparto, di due contratti collettivi nazionali di lavoro, uno sottoscritto da Utilitalia e dalle altre associazioni datoriali, e l’altro sottoscritto da FISE-Assoambiente.

Principio che continua a garantire in capo a FISE-Assoambiente la titolarità contrattuale e l’autonomia nella gestione del CCNL stesso.

Utilitalia e FISE-Assoambiente hanno inoltre convenuto che le trattative per il rinnovo saranno congiunte, ovvero si terranno in un unico tavolo negoziale, per quanto concerne i temi principali dei due CCNL al fine di mantenere l’uniformità di regole, esattamente come è oggi, considerata la similarità dei due CCNL del settore, Assoambiente 6.12.2016 e Utilitalia 10.7.2016.

***

Il confronto del 19 dicembre u.s. ha avuto natura puramente programmatica: le Associazioni Datoriali hanno illustrato alle OO.SS. il delicato momento del settore dal punto di vista delle aziende, pubbliche o private che siano, e la volontà di procedere con un rinnovo contrattuale che tenga conto del complesso scenario in divenire.

Inoltre, la delegazione ha valorizzato la presenza di tutte le Associazioni Imprenditoriali al Tavolo nonostante la evidente eterogeneità, in riscontro, quantomeno parziale, dell’impostazione contenuta nella piattaforma sindacale in ordine al “contratto unico”, richiesto come noto da parte sindacale da oltre 30 anni.

In una logica di tenuta contrattuale nel settore, la delegazione imprenditoriale ha proposto la condivisione di un “avviso comune”, che confermi il principio dell’obbligo generalizzato di applicazione dei CCNL dei Servizi Ambientali, nell’obiettivo di contrastare l’applicazione di CCNL “pirata” o comunque di CCNL legittimi di per sé ma applicati impropriamente nel comparto.

“Avviso comune” da condividere poi con l’ANCI e/o con la Conferenza Stato-Regioni e comunque con chi svolga un ruolo di rappresentanza delle stazioni appaltanti; iniziativa di carattere politico più che tecnico-giuridico ma utile senza dubbio a rafforzare l’obbligo di applicazione del CCNL stipulato dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative oltre che “strettamente connesso” con le attività del settore, pur se in un quadro, come noto, giuridicamente molto complesso.

Le OO.SS. hanno replicato esprimendo altrettanta preoccupazione, dal loro punto di vista,per la situazione del comparto e per le possibili ricadute in danno dei lavoratori; hanno evidenziato in particolare il preoccupante incremento degli infortuni sul lavoro e delle inidoneità alle mansioni da ricondurre alle modalità lavorative tipiche del settore.

Hanno sottolineato la necessità di una semplificazione contrattuale, che passa anche da una unificazione delle regole economiche e normative dei CCNL.

Ancora, nel presupposto che gli ultimi rinnovi contrattuali siano stati penalizzanti per i lavoratori e abbiano prodotto importanti recuperi di costi per le aziende, hanno chiesto tempi rapidi per la conclusione del negoziato, con limitate disponibilità sul fronte normativo.

In tale quadro, le Parti si sono rinviate al giorno 28 gennaio 2020 per un primo esame della bozza di avviso comune ed al giorno 18 febbraio 2020 per una prima riunione in composizione plenaria per l’avvio del negoziato sui temi di merito.

» 20.12.2019

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