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Tares, Fise Assoambiente e Federambiente incontrano i sindacati

Lapreoccupazione è condivisa. Federambiente e Fise Assoambiente hanno incontrato questa mattina a Roma le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore igiene ambintale aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Fiadel per illustrare loro la situazione di grave difficoltà che si è venuta a determinare per le imprese con il differimento, deciso nei giorni scorsi dal Senato, al prossimo mese di luglio della riscossione (e dei conseguenti flussi di cassa) della prima rata della Tares, la nuova imposta comunale sui rifiuti e i servizi indivisibili che dalgennaio ha sostituito le vecchie Tarsu e Tia 1 e 2.

Da parte delle organizzazioni sindacali è stata espressa condivisione della profonda preoccupazione per un provvedimento che mette pesantemente a rischio l’operatività e la sopravvivenza stessa delle imprese del settore, già pesantemente colpite dal cronico ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione e dal mancato adeguamento dei canoni ai costi dei fattori produttivi. In assenza di ripensamenti da parte di governo e Parlamento le stesse aziende si troverebbero a non poter contare su alcuna risorsa per oltre metà dell’anno, in una fase in cui l’accesso al credito appare assai più che problematico.

Federambiente, Fise Assoambiente e le Organizzazioni Sindacali hanno convenuto sulla necessità che vengano riveduti in sede normativa i meccanismi di riscossione della Tares. Per questo le due associazioni, che insieme rappresentano il complesso degli operatori pubblici e privati dell’igiene ambientale, rivolgono una pressante richiesta al governo affinché intervenga con urgenza per scongiurare il rischio, oggi assai concreto, di una completa paralisi a livello nazionale della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.

» 22.01.2013

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