Lo scorso 11 marzo sono stati trasmessi in Parlamento i quattro schemi di decreti legislativi recanti attuazione delle Direttive del Pacchetto economia circolare:
Alla Camera i testi sono trasmessi alla Commissione Ambiente e alla Commissione Politiche dell’UE che dovranno esprimere il parere entro il 14 aprile. La Commissione Bilancio dovrà esprimere il parere sui profili di carattere finanziario entro il 25 marzo.
Al Senato i testi sono stati trasmessi alla Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali che dovrà esprimere il parere entro il 14 aprile. Le Commissioni Bilancio e Politiche dell’UE potranno formulare le proprie osservazioni alla Commissione Territorio entro il 4 aprile.
Sullo schema relativo alle discariche di rifiuti anche la Commissione Industria è chiamata ad esprimere le proprie osservazioni alla Commissione Territorio entro il 4 aprile.
Sullo schema relativo ai rifiuti, agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio anche le Commissioni Affari costituzionali e Industria sono chiamate ad esprimere le proprie osservazioni alla Commissione Territorio entro il 4 aprile.
Come evidenziato nella precedente comunicazione (v. circolare associativa n. 56/2020), il testo giunto al Consiglio dei Ministri risulta drasticamente ridimensionato essendo state stralciate tutte le parti che non sono oggetto diretto e specifico delle nuove disposizioni comunitarie. L’intervento normativo, che in un primo momento doveva consistere in una rivisitazione complessiva e una razionalizzazione delle vigenti norme sui rifiuti, allo stato attuale trascura o affronta in maniera parziale e inadeguata aspetti fondamentali per il settore dei rifiuti e per lo sviluppo dell’economia circolare (ad es. in materia di tracciabilità, responsabilità estesa del produttore, misure per la gerarchia dei rifiuti, preparazione per il riutilizzo, semplificazioni, definizioni, adempimenti amministrativi, incentivi e sanzioni), pertanto, l’Associazione si propone di continuare le iniziative emendative in sede parlamentare relativamente alle proposte che non sono state accolte negli schemi di decreti.
Nel rimandare ai link dei testi sopra richiamati, ci riserviamo di comunicare ulteriori aggiornamenti e restiamo a disposizione per informazioni.