La Commissione europea ha pubblicato la Guida per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani che ripercorre le disposizioni introdotte dalla direttiva 2008/98/CE, così come modificata dalla successiva direttive (UE) 2018/851, identificando le buone pratiche per l’implementazione delle stesse.
Al fine di supportare gli Stati membri nel recepimento della direttiva UE 851/2018, il documento fornisce alcune indicazioni circa l’interpretazione normativa di alcuni requisiti, ponendo particolare attenzione agli obblighi di raccolta differenziata e alle possibili deroghe a cui è possibile fare ricorso.
Nel capitolo 2, pur riconoscendo gli obiettivi sfidanti definiti a livello europeo - per il riciclo dal 46% (dato Eurostat 2017) si dovrà raggiungere il 55% (2025), il 60% (2030) e 65% (2035) - la Commissione evidenzia da un lato che gli attuali tassi di riciclo differiscono in modo significativo tra i vari Stati e quindi per alcuni si dovranno attuare riforme strutturali importanti e, dall'altro, che i miglioramenti conseguibili con l'applicazione di buone pratiche già adottate da alcuni Paesi precursori sono sostanziali.
Nel capitolo 3 vengono riportati i fattori di successo e di rischio per quanto riguarda la raccolta differenziata, con un focus particolare su 4 aspetti (incentivi economici, rispetto della legge, modalità di raccolta e comunicazione) per i quali vengono presentate le migliori pratiche e le raccomandazioni per sistemi di gestione dei rifiuti sempre più efficienti ed efficaci.
Negli ultimi quattro capitoli il documento fornisce un inquadramento relativo ai volumi generati, modalità di raccolta e riciclo e fattori di successo (insieme ad una serie di buone pratiche) per quanto riguarda la raccolta differenziata della frazione organica, della plastica, della frazione tessile e dei rifiuti urbani pericolosi.
Nel rimandare al documento della Commissione, in allegato alla presente (in lingua inglese) per ulteriori dettagli, rimaniamo a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.