AssoAmbiente

Circolari

208/2020/PE

L’Agenzia Europea per l’ambiente (EEA) ha recentemente pubblicato il report Bio-waste in Europe — turning challenges into opportunitiesche focalizza sull’importanza del trattamento dei rifiuti organici in Europa.

Nel fornire una panoramica sui sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti organici e gli output che possono derivare dal loro corretto trattamento, il Report focalizza l’attenzione anche su

  • rifiuti alimentari, soffermandosi in particolare sulle politiche e misure per la riduzione di questa particolare tipologia di rifiuti,
  • gestione del composte del digestato e su come creare un mercato per questi particolari prodotti,
  • innovazione e ricerca per valorizzare i rifiuti organici traendone e trasformandoli in nuovi prodotti.

Tra i messaggi chiave riportati nel documento segnaliamo:

  • i rifiuti organici biodegradabili - principalmente rifiuti alimentari e di giardino - sono un flusso di rifiuti chiave con un alto potenziale nel contesto dell’economia circolare, non solo ai fini di migliorare il suolo ma anche per la produzione di fertilizzante e di biogas, una fonte di energia rinnovabile. La recente revisione della legislazione sui rifiuti nell'ambito della Strategia per l’economia circolare in UE, ha introdotto una serie di obiettivi e disposizioni che guideranno sia la prevenzione che la gestione sostenibile dei rifiuti organici.
  • i rifiuti organici rappresentano un quantitativo superiore al 34% dei rifiuti urbani, e nel 2017 hanno raggiunto circa 86 milioni di tonnellate nell’UE28. Il riciclaggio dei rifiuti organici biodegradabili è fondamentale per raggiungere l'obiettivo dell'UE di riciclare il 65% dei rifiuti urbani entro il 2035;
  • circa il 60% dei rifiuti organici biodegradabili è costituito da rifiuti alimentari. L'obiettivo dei Sustainable Development Goal di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030 ha contribuito a mettere la prevenzione dello spreco alimentare in cima all'agenda politica nella maggior parte dei paesi europei. Ogni anno nell'UE-28 vengono sprecate circa 88 milioni di tonnellate (173 kg a persona) di alimenti (circa il 20% di tutti gli alimenti prodotti);
  • per consentire l'utilizzo dei rifiuti organici come fonte di fertilizzanti e ammendanti di alta qualità, i rifiuti organici devono essere raccolti separatamente alla fonte, mantenendo bassi i livelli di impurità (soprattutto per quanto riguarda la plastica). Anche se la quantità di rifiuti urbani compostati e digeriti è pari a circa il 17% nel 2018 - in aumento dell'11% rispetto al 2004 - un'alta percentuale di rifiuti organici biodegradabili finisce ancora nei rifiuti misti che vengono destinati a discarica o incenerimento, anche in molti paesi con sistemi di raccolta differenziata ben consolidati;
  • sempre più prodotti di consumo in plastica sono etichettati come "compostabili" o "biodegradabili", e c'è stata una proliferazione di etichette diverse. Questo crea il rischio di confondere i consumatori, di contaminare il compost e di aumentare i costi del trattamento. I prodotti compostabili non sono necessariamente biodegradabili in natura o nella compostiera domestica, per questo è molto importante che vi siano etichette chiare, istruzioni d’uso e disposizioni sulla biodegradabilità e compostabilità delle plastiche per una buona gestione dei rifiuti organici;
  • gli standard di qualità e i processi di garanzia della qualità per il compost, il digestato, i fertilizzanti e gli ammendanti contribuiscono a creare clima di fiducia e sono parte integrante di un buon sistema di gestione dei rifiuti organici biodegradabili. Dei paesi assoggettati a verifica da questo report, 24 hanno o stanno sviluppando standard nazionali di qualità per il compost. Di questi 12 hanno già un sistema di gestione in qualità del compost e schemi di garanzia del processo, che garantiscono standard di qualità per prodotti come il terriccio;
  • il compostaggio (trattamento in presenza di ossigeno) e la digestione anaerobica (in assenza di ossigeno) sono al momento le due tecniche maggiormente utilizzate. Il compostaggio risulta, ad oggi, dominante ma la digestione anaerobica è in aumento. Quest’ultima è in grado di generare biogas, risultando una fonte di energia rinnovabile. Il tipo di trattamento scelto dipende dalla composizione dei rifiuti organici e dalle specificità dei sistemi di raccolta differenziata ma il Report evidenzia che la digestione anaerobica fornisce maggiori benefici ambientali;
  • la ricerca e l'innovazione esplorano sempre più le opportunità di utilizzare i rifiuti organici biodegradabili, soprattutto quelli derivanti dalla lavorazione degli alimenti, come nuova fonte di prodotti di maggior valore come gli acidi grassi volatili e i biocombustibili, ma rimangono molte sfide da affrontare.

Rimandiamo al Report dell’EEA, disponibile qui (in inglese), per ulteriori dettagli.

» 21.07.2020

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