La delibera n. 6 del 26 novembre 2025 recante “Requisiti e modalità attuative del ruolo del responsabile tecnico di cui agli artt. 12 e 13 del decreto 3 giugno 2014, n. 120”, pubblicata sul sito dell’Albo nazionale gestori ambientali nei giorni scorsi (cfr. ns circolare n. 450/2025) e che entrerà in vigore 2 gennaio 2026, opera una riforma organica della figura del Responsabile Tecnico (RT) e definisce un quadro unico e aggiornato dei requisiti, delle modalità di verifica e delle condizioni per l’esercizio dell’incarico del responsabile tecnico.
La deliberazione nasce dall’esigenza di ricondurre a sistema un insieme di regole che, nel tempo, si era stratificato a seguito delle numerose deliberazioni emanate dal Comitato nazionale sulla materia e che con il nuovo provvedimento vengono abrogate e sostituite da una disciplina unitaria, più coerente con l’attuale assetto normativo introdotto dal Legislatore con il comma 16-bis dell’art. 212 del D.lgs. n. 152/2006 (cfr. circolare Assoambiente n. 356/2024).
Tra le principali novità della riforma, che si pone il duplice obiettivo di garantire maggiore certezza e omogeneità applicativa tra le Sezioni regionali dell’Albo e di rafforzare la professionalità del Responsabile Tecnico (RT) si evidenziano:
32 punti nel modulo generale;
34 punti nel modulo specialistico;
28 punti nel modulo specialistico
Per completezza sulla materia, cogliamo l’occasione per ricordare (come già anticipato con circolare Assoambiente n. 450/2025) che: