AssoAmbiente

Circolari

222/2020/NE

In relazione all’esame in corso dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, e della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Atto n. 169) informiamo che le Commissioni Ambiente di Camera (VIII) e Senato (13a) hanno approvato proprio parere positivo con condizioni e osservazioni.

L’VIII Commissione Camera nel parere positivo predisposto dalla relatrice Chiara Braga (PD) ha inserito alcune condizioni che richiamano anche temi evidenziati da FISE Assoambiente nel corso dell’audizione in materia (18 maggio in 13a Senato ed il 20 maggio u.s. in VIII Camera).

Tra i temi riportati nelle condizioni del parere dell’VIII Camera evidenziamo, tra l’altro:

  • libera circolazione sul territorio nazionale per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio, al fine di favorire il più possibile il loro recupero privilegiando il principio di prossimità agli impianti di recupero;
  • raccolta congiunta dei rifiuti organici ed i rifiuti di imballaggi se con analoghe proprietà di biodegradabilità e compostabilità, certificate e opportunamente etichettate;
  • escluse dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti al riciclo per le utenze non domestiche, previa dimostrazione dell'avvio al recupero;
  • definizione di rifiuti urbani rileva ai fini degli obiettivi di preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio nonché delle relative norme di calcolo e non pregiudica la ripartizione delle responsabilità in materia di gestione dei rifiuti tra gli attori pubblici e privati;
  • modifica definizione di compost e compostaggio;
  • inclusione tra i rifiuti speciali dei rifiuti derivanti dall'attività di recupero e smaltimento di rifiuti;
  • inclusione nel novero dei rifiuti anche degli sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni, sanando così il pre-contenzioso in sede unionale;
  • sistema di tracciabilità si basi su un meccanismo di «interfaccia» con gli utenti/operatori pubblici e privati;
  • chiarite funzioni del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti (es. coordinamento e supervisione nei confronti delle regioni e degli enti territoriali, individuazione del fabbisogno di trattamento da soddisfare per il raggiungimento a livello nazionale degli obiettivi fissati dalla direttiva, e di pianificazione dei relativi investimenti);
  • pianificazione di tutti i flussi di produzione di rifiuti: urbani e speciali, ivi compresi gli scarti del riciclo, e non solo quelli che presentano le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero;
  • EPR (responsabilità estesa del produttore) e Consorzi;
  • ripristino, anche in sede di decreto correttivo entro il 2020, di tutte le misure di semplificazioni previste dagli articoli 190 e 193 del codice, nella formulazione successiva alle modifiche apportate con il decreto legislativo n. 205 del 2010.

Quest’ultimo passaggio rientra anche tra le condizioni segnalate nel parere della 13a Commissione Senato.

Nelle dichiarazioni di voto rese al momento dell’approvazione del primo parere è stata espressa sostanziale condivisione da parte di tutte le forze politiche per il proficuo lavoro di sintesi svolto tra le differenti posizioni e per come l'esame del provvedimento abbia rappresentato un passaggio impegnativo e qualificante del lavoro della Commissione.

In particolare Elena Lucchini (Lega) ha rilevato che, nonostante la proposta della relatrice accolga alcune loro indicazioni (come l'intendimento di togliere ai comuni poteri e funzioni in ordine all'assimilazione dei rifiuti e limitare l'ambito della privativa comunale sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti speciali), il suo gruppo si è astenuto dalla votazione del parere non essendo quest’ultimo vincolante né del tutto coincidente con quello espresso dalla omologa Commissione del Senato, lasciando quindi ampi spazi al Governo in sede di recepimento. Astensione anche per Erica Mazzetti (FI) che pur riconoscendo l'importanza dello schema di decreto, molto atteso da diversi settori produttivi, ha rilevato come non si sia intervenuti in modo chiaro, tra l’altro, sul tema fondamentale dell’end of waste, laddove si sarebbe dovuto invece specificare il momento in cui il rifiuto diventa nuovamente una materia pronta al riutilizzo.

Per Alberto Zolezzi (M5S) si tratta di un passaggio certamente importante ma non esaustivo, essendo ancora aperti dei temi di discussione che andranno affrontati nel prossimo futuro (es. gestione dei rifiuti organici e, eventualmente svolgendo un'apposita indagine conoscitiva, sul tema delle bioenergie).

Nel rimandare ai pareri richiamati per ulteriori informazioni, rimaniamo a disposizione per aggiornamenti.

» 31.07.2020
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