AssoAmbiente

Circolari

238/2020/CS

L’Italia ha definito le proprie Linee Guida del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) e relative alla spesa dei 209 miliardi assegnati al nostro Paese nell’ambito del Piano di rilancio europeo.

Tali Linee Guida, che dovranno ora essere presentate all’Unione europea, si pongono due ambiziosi traguardi:

  1. raddoppiare il tasso di crescita dell’economia rispetto a quello degli ultimi dieci anni (ovvero lo 0,8%, pari alla metà della media UE) e
  2. aumentare il tasso di occupazione di 10 punti (dal 63% al 73,2%) per raggiungere l’attuale media UE.

In vista del PNRR definitivo, che verrà presentato più avanti (si prevede tra gennaio e aprile 2021, in quanto a breve la Commissione europea invierà agli Stati le sue linee guida per i Recovery plan nazionali, dopodiché inizieranno le interlocuzioni per individuare i progetti che potranno essere finanziati), vengono identificate 4 sfide e 6 missioni, a cui fanno da sfondo costante “innovazione” e “sostenibilità”, come peraltro previsto dal Piano di Rilancio presentato dal Presidente del Consiglio, che vede come obiettivi un Paese “completamente digitale”, con investimenti “in formazione e ricerca” e “infrastrutture più sicure ed efficienti”; un’Italia “più verde e sostenibile”, ma anche “più equa ed inclusiva”; “una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese”; un tessuto economico “più competitivo e resiliente”; un piano di sostegno alle filiere produttive; leggi più moderne ed efficaci.

Le missioni elencate nelle Linee Guida, sulle quali poggiano le linee di intervento del governo, vengono così individuate: digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità, inclusione sociale e territoriale; salute. Per ogni missione viene illustrato il contesto di riferimento e dettagliate le azioni concrete previste. Le Linee Guida si chiudono con una descrizione della tipologia dei progetti che potranno avere maggiori possibilità di essere finanziati e con una panoramica sulle politiche di supporto al Piano che dovranno essere implementate.

A tale riguardo, il 27 agosto scorso il MISE aveva già predisposto e inviato al DPE (Dipartimento Politiche Europee) la proposta progettuale inerente le schede di dettaglio del Recovery plan dove vengono riportate, per ognuna delle misure/macroaree individuate, le iniziative e le azioni finanziabili con i fondi in arrivo dall’Europa (v. allegato). In particolare, nella Macroarea 2 sono presenti le proposte progettuali relative alla “Transizione verde” (pagina 10), con una progettualità dedicata al Piano d’Azione per l’Economia Circolare (pag. 20). Nella sua proposta il MiSE, per l’attuazione di questa progettualità, ha previsto 5,2 Mld di euro individuando diversi punti salienti su cui concentrarsi e stabilendo la conclusione della spesa nel periodo di eleggibilità 2026:

  1. Coordinare, promuovere, controllare e monitorare l’economia circolare in Italia – attraverso, tra l’altro, la definizione di un piano di monitoraggio, indici e indicatori nazionali per l’Economia Circolare; il rafforzamento dei lavori con gli Stakeholder dell’ICESP (di cui fa parte anche UNICIRCULAR); lo sviluppo di altri strumenti di mercato e/o finanziari innovativi per l’economia circolare (es: meccanismi premiali, etc.) ;
  2. Rafforzare le Competenze professionali, il trasferimento tecnologico e il supporto alle PMI – tramite la promozione di Ricerca & Sviluppo ed il trasferimento tecnologico; la creazione di un programma sperimentale di “Audit tecnologico” per l’efficienza dell’uso delle materie prime e seconde e l’affermazione del redesign in ottica dell’economia circolare;
  3. Azioni per la transizione circolare nelle aree urbane e rurali (smart & circular city & region) – con l’intento di rendere più smart, data science based e digitali i servizi e le industrie di per il riciclo, riuso etc; procedere con l’attuazione della normativa relativa all’ “End of Waste” e alle attuazioni integrate ed intelligenti di altre regolamentazioni europee (REACH, SCIP, SUP, etc.); rafforzare l’attuazione del ricorso al Green Public Procurement, stabilendo ulteriori CAM, nonché il ricorso agli strumenti di Certificazione Ambientale, Eco-label, ed altri strumenti per l’efficienza dell’uso delle risorse;
  4. Strumenti finanziari per rafforzare l’industria nazionale e relative filiere nazionali (incluso servizi) – attraverso lo sviluppo di strumenti di mercato e/o finanziari innovativi per l’economia circolare; l’attuazione di progetti strategici Territoriali e Settoriali per la transizione all’Economia Circolare e di progetti strategici sviluppati in seno alla Piattaforma ICESP; la riconversione green (in distretti industriali circolari) di siti industriali tradizionali.

A testimonianza della centralità che la transizione verde e il concetto dell’economia circolare avranno nella predisposizione del Piano nazionale si evidenzia come almeno il 37% dei fondi per la ripresa e la resilienza, la “Recovery and resilience facility” (pari ad almeno 200 Mld di euro) dovrà essere destinato ad investimenti ed iniziative green.

Per maggiori informazioni di rimanda alle linee guida del PNRR allegate e alle schede di dettaglio del recovery plan predisposte dal MISE.

» 11.09.2020
Documenti allegati

Recenti

21 Marzo 2025
2025/117/SAEC-EUR/CS
Piano d’azione UE per acciaio e metalli
Leggi di +
20 Marzo 2025
2025/116/SAEC-NOT/LE
RENTRi – Variazioni apportate da manutenzione sito e slide su trasporto rifiuti conto proprio
Leggi di +
19 Marzo 2025
2025/115/SAEC-RAE/PE
Siglato l'accordo di programma RAEE per i CdR per il triennio 2025-2027
Leggi di +
18 Marzo 2025
2025/114/SAEC-COM/PE
Segnalazione corsi formativi TuttoAmbiente
Leggi di +
17 Marzo 2025
2025/113/SAEC-NOT/CS
Schema decreto EoW per rifiuti a base di gesso – consultazione MASE sino al 10 aprile 2025
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL