Come anticipato nella circolare n. 232/2021 del 3 agosto u.s., dopo la pausa estiva è ripreso il confronto tra le Associazioni Imprenditoriali e le Organizzazioni Sindacali, con due incontri di approfondimento tecnico tenutisi il 7 e 8 settembre, e una data ritenuta dalle OOSS (17 settembre, poi d’intesa tra le Parti slittata al 20 settembre), come termine ultimo per le valutazioni politiche in ordine al prosieguo, o meno, del negoziato.
Nella giornata di ieri, quindi, le Parti si sono confrontate sull’impostazione generale del negoziato e, da parte sindacale, si è sostenuta ancora una volta la necessità di una rapida conclusione della trattativa per addivenire ad un accordo di rinnovo in grado di soddisfare le pretese di aumento retributivo dei lavoratori, partendo da una base di valutazione di molto superiore all’inflazione prevista, ritenuta non sufficiente.
In tale premessa, le OO.SS. hanno ribadito unitariamente, sia pure con alcune differenziazioni di impostazione, la necessità di rinviare ad una fase successiva la maggior parte degli argomenti finora proposti e fatti oggetto di proposte scritte, illustrate e consegnate alle controparti, da parte delle Associazioni Imprenditoriali.
Aggiungendo inoltre l’indisponibilità anche nella fase successiva e chiedendo quindi l’immediato ritiro dal Tavolo dei temi “Orario di lavoro e organizzazione” nel presupposto di aver abbondantemente concesso sul punto in occasione dei precedenti rinnovi contrattuali del 6.12.2016 e del 10.7.2016 (CCNL Utilitalia) e il tema delle “Relazioni industriali in azienda”, nel cui ambito le Associazioni Datoriali hanno avanzato proposte atte a flessibilizzare l’organizzazione aziendale attenuando alcuni obblighi di contrattazione e intesa oggi previsti nel CCNL.
A fronte della non adesione delle Associazioni Datoriali a tale impostazione, le Organizzazioni Sindacali non hanno potuto fare altro che prendere atto e dichiarare l’apertura di una fase conflittuale, formalizzata nell’allegata comunicazione, pervenuta oggi e recante l’apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione disciplinata nell’Accordo 1 marzo 2001, presupposto necessario come noto ai fini della proclamazione dello sciopero.
Lo specifico iter (procedura di competenza nazionale ai sensi dell’articolo 8 dell’intesa allegata all’Accordo nazionale 1 marzo 2001) prevede la convocazione delle OO.SS. da parte delle Associazioni Datoriali e l’esaurimento di tale fase in ogni caso entro i sette giorni successivi al primo incontro.
Primo incontro che dovrebbe tenersi, salvo smentite, il giorno 28 settembre p.v.
In caso di mancata ricomposizione della vertenza, le OO.SS. potranno proclamare lo sciopero nazionale con un preavviso di almeno dodici giorni, ai sensi dell’articolo 2, terzo comma, dell’Accordo 1 marzo 2001.
Trattandosi di primo sciopero inerente la vertenza per il rinnovo del CCNL di categoria, la durata dell’astensione lavorativa non potrà superare la durata di una giornata di lavoro.
Restano naturalmente ferme le prestazioni indispensabili di cui all’articolo 8, nonché tutti gli altri obblighi previsti nell’Accordo 1 marzo 2001.
Non mancheremo di aggiornare sugli sviluppi della situazione.