La proposta di revisione del Regolamento sulla spedizione dei rifiuti (WSR) presentata dalla Commissione il 17 novembre scorso (vd. circolare n. 284/2021/NA) ha purtroppo confermato i timori espressi dall’industria europea del riciclo relativamente alla previsione di restrizioni all’export dei rifiuti, senza distinzione tra rifiuti selezionati/trattati e non, verso Paesi non OCSE.
La proposta di Regolamento della Commissione è suddivisa in 7 capitoli così articolati:
Titolo I previsioni di carattere generale sul campo di applicazione, lo scopo e le definizioni del Regolamento (art. 1-4);
Titolo II previsioni sulle spedizioni di rifiuti all’interno dei Paesi dell’Unione, con o senza transito in Paesi terzi (art. 4-32);
Titolo III costituito dal solo articolo 33 e relativo alla necessità per gli Stati membri di avere un regime nazionale di supervisione e controllo delle spedizioni di rifiuti che avvengono all’interno della sua giurisdizione;
Titolo IV previsioni sull’export dall’Unione verso Paesi terzi (art. 34-46);
Titolo V previsioni sull’import di rifiuti nell’Unione da Paesi terzi (art. 47-53);
Titolo VI previsioni sul transito attraverso Paesi dell’Unione per spedizioni da e verso Paesi terzi (art. 54-55);
Titolo VII previsioni sull’entrata in vigore del Regolamento (art. 56-68);
Titolo VIII disposizioni finali (art. 69-82).
Di seguito si riporta una sintesi delle principali novità normative introdotte dalla proposta di revisione del WSR:
Procedura di notifica:
Documenti per la movimentazione:
Disaccordo sullo stato dei rifiuti:
Esportazioni verso Paesi terzi:
Applicazione:
Entrata in vigore:
Per maggiori informazioni siamo ad allegare i documenti, in lingua inglese, predisposti da EuRIC e FEAD sugli aspetti di maggior interesse per il settore rappresentato contenuti nella proposta di revisione. Si evidenzia che, nei prossimi giorni, si terranno una serie riunioni di coordinamento con EuRIC, alle quali prenderanno parte anche i rappresentanti dell’Associazione, per approfondire le novità della proposta, definire una posizione comune e stabilire una linea d’azione condivisa sulla strategia più appropriata per il confronto con le Istituzioni europee, in particolare il Parlamento, che dovranno discutere a approvare la proposta della Commissione.
Siamo pertanto a chiederVi di segnalarci quanto prima, inviandole a d.cesaretti@fise.org e a s.navach@fise.org, eventuali osservazioni e suggerimenti sugli aspetti della proposta, trasmessavi con la precedente circolare, che ritenete di maggiore interesse e impatto per il settore.
Ci riserviamo di tenervi informati sugli ulteriori sviluppi.