AssoAmbiente

Circolari

006/2019/NE

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato in data 17 gennaio un ordine del giorno in tema di End of Waste (19/04/srfs/c5) con riferimento all’ AS.989 - Conversione in legge del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 (c.d. “Decreto semplificazione”) ed alle proposte di emendamento ad esso presentate, finalizzate a superare le criticità determinatesi a seguito della sentenza 1129 del 28/02/2018 del Consiglio di Stato.

Va evidenziato che nell’ambito della discussione, tutt’ora in corso, per la conversione del DL semplificazione (Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato) non è stato ancora raggiunto un accordo all’interno del Governo sulla soluzione da dare all’EoW “caso per caso” e sono stati quindi presentati due distinti emendamenti da Lega e M5S (allegati).

Al riguardo, le Regioni ribadiscono la necessità di salvaguardare l’efficacia delle autorizzazioni in essere rilasciate dalle Regioni, proponendo altresì, nelle more dell’emanazione della normativa nazionale, l’applicazione del “principio di cedevolezza” che, nel rispetto della competenze dello Stato, scongiura il prolungarsi di vuoti normativi in un ambito cruciale per il ciclo dei rifiuti e per la realizzazione dell’economia circolare.

Le Regioni, per quanto riguarda i contenuti delle proposte emendative MORONESE (M5S) e ARRIGONI (Lega) osservano quanto segue:

  • entrambe le proposte prevedono una riformulazione dell’art.184-ter del Codice dell’Ambiente condivisibile nelle finalità;
  • tuttavia la formulazione della proposta MORONESE necessita modifiche utili allo sblocco delle azioni di riciclo dei rifiuti, impedite dalla sentenza del Consiglio di Stato. In particolare le Regioni ritengono necessario eliminare:
  • al comma 4, per il rilascio delle autorizzazioni “caso per caso”, l’obbligo del rispetto del decreto del MATTM, delle condizioni di cui al comma 1 dell’art. 184-ter (per la cessazione dello stato di rifiuto) e dei requisiti di cui all’art. 6, par. 2 della direttiva europea 2008/98, come modificata;
  • al comma 6, la previsione che le autorizzazioni esistenti sono fatte salve solo “ove conformi alle disposizioni del decreto di cui all’articolo 184-ter”.

Con riferimento alla proposta ARRIGONI, le Regioni ritengono che essa sia condivisibile salvo il comma 6 che istituisce un Registro nazionale degli impianti di recupero dei rifiuti che si ritiene ridondante. Identica disposizione è riportata nell’emendamento MORONESE e se ne propone lo stralcio in ambedue i testi.

Evidenziamo che l’esame del DDL di conversione del DL semplificazione riprenderà presso le Commissioni riunite domenica prossima nel pomeriggio.

Ci riservarviamo di tenervi informati sui successivi sviluppi.

» 18.01.2019
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