La Commissione europea ha pubblicato lo scorso 30 marzo sul proprio sito dedicato – area rifiuti - il documento “Shipments of waste in the EU in the context of the Coronavirus crisis”, finalizzato a garantire un approccio comune in relazione alla movimentazione dei rifiuti in UE, nel rispetto della salute pubblica e dell’ambiente nelle eccezionali circostanze create dall'epidemia COVID19.
La Commissione era già intervenuta sul tema del trasporto transfrontaliero lo scorso 16 marzo con una specifica Linea guida per la gestione delle frontiere al fine di proteggere la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali alla luce del COVID-19 [C(2020)1753], che focalizzava però soprattutto sulla libera circolazione delle persone e delle merci per garantire la fornitura di beni e servizi essenziali alla popolazione. In attuazione delle Linee guida, il 23 marzo 2020 la Commissione aveva adottato una comunicazione sull'attuazione di “corsie verdi”: agli Stati membri era stato richiesto di definire “corsie preferenziali” per i trasporti di merci essenziali. La comunicazione chiariva tuttavia in modo esplicito che i principi relativi al trasporto di merci si applicano mutatis mutandis alle spedizioni di rifiuti, sottolineando il principio secondo cui tutte le frontiere interne dell'UE devono rimanere aperte al trasporto merci e garantire le catene di approvvigionamento dei prodotti essenziali.
Il documento sul trasporto transfrontaliero dei rifiuti, invece, sulla base delle migliori pratiche identificate e in linea con il quadro giuridico in vigore, mira a fornire una guida alle autorità competenti a livello nazionale, agli operatori economici e a tutte le parti interessate al fine di:
A riguardo, la Commissione evidenzia l’esigenza di:
Considerato inoltre il contesto di crisi generato dalla pandemia COVID-19, la Commissione richiama alcuni articoli del Reg. 1013/06 evidenziando approcci finalizzati a gestire tali procedure in questo particolare contesto: in particolare si avvisano gli Stati membri di tener conto degli effetti che eventuali rallentamenti nei movimenti transfrontalieri possono causare al notificatore e si raccomanda alle autorità competenti una più stretta collaborazione al fine di evitare nuove notifiche in caso di modifiche alle specifiche e/o condizioni della spedizione autorizzata a causa di blocchi o restrizioni attuate da alcuni Stati in questo frangente. Nel caso in cui uno Stato membro venga coinvolto in una spedizione di rifiuti a causa del respingimento della spedizione, la Commissione consiglia che tutte le autorità competenti coinvolte facciano tutto il possibile per elaborare la nuova notifica il più rapidamente possibile.
Nel rimandare al documento della Commissione, disponibile qui, per ulteriori dettagli, restiamo a disposizione per ogni informazione e aggiornamento in materia.