AssoAmbiente

Circolari

133/2020/NA

Le Commissioni Ambiente e Politiche dell’UE della Camera hanno concluso l’8 luglio scorso l’esame, in sede consultiva, dello schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 1 della Direttiva (UE) 2018/849, che modifica la Direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso (Atto n.?166).

La Commissione Ambiente ha approvato la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni predisposta dal relatore Mario Morgoni (PD), il quale ha sottolineato che, per la stesura dello stesso, si è avvalso dei numerosi e preziosi contributi emersi nel corso delle audizioni e della costante interlocuzione con le forze politiche e i rappresentanti del Governo. Tra questi, lo ricordiamo, anche ADA – Associazione Demolitori Autoveicoli, ascoltata in audizione, ha presentato le proprie proposte di modifica con un documento condiviso da tutta la filiera del fine vita auto (per i dettagli delle proposte presentate, che sono state recepite per la maggior parte, si veda ns News del 12.05.2020).

A livello generale la proposta di parere, sulla quale anche il Sottosegretario Morassut ha espresso una valutazione favorevole, è articolata, e composta da indicazioni formulate sotto forma di condizioni, e da di numerosi suggerimenti, formulati in termini di osservazioni. La valutazione complessiva dei contenuti è di segno positivo, sia per le finalità sia per le misure concretamente prefigurate per garantire la transizione verso l'economia circolare. Tra le motivazioni delle richieste contenute viene dato rilievo ad alcune considerazioni di carattere generale quali, le insoddisfacenti percentuali registrate in Italia negli ultimi anni, l'esigenza di rafforzare i rapporti tra le istituzioni nazionali e le associazioni della filiera, la necessità di regolamentare in modo migliore il mercato e lo sbocco commerciale dei pezzi di ricambio recuperati, anche con riguardo alla cessione all'estero, le criticità legate alla difformità tra il peso rilevato in ingresso nei centri di raccolta e quello ricavabile dal libretto di circolazione, difformità (che spesso dipende dal fenomeno del mercato illecito dei pezzi di ricambio e dalla «cannibalizzazione» dei veicoli al di fuori dei circuiti regolamentati) da cui deriva la distorsione, in diminuzione, della percentuale di riciclaggio.

Per quanto concerne le condizioni e osservazioni presenti nel parere si segnalano in particolare: la necessità di inserire la specifica riferita alle operazioni per le quali i centri di autodemolizione possono essere autorizzati al fine di un allineamento a livello nazionale; la previsione per i centri di raccolta di avere accesso telematico gratuito al PRA al fine di evitare le maggiori spese (es. oneri di agenzia) sostenute dal demolitori a causa della nuove procedure di radiazione (D.Lgs. n. 98/2017); la necessità di definire un termine più ampio per la messa in sicurezza del veicolo; l’alleggerimento della sanzione per incompleta o errata presentazione del MUD.

Anche la Commissione Politiche dell’UE ha approvato la proposta di parere favorevole predisposta dalla relatrice Antonella Papiro (M5S). Le uniche osservazioni contenute nel parere riguardano, l'opportunità di prevedere, con riferimento al sistema sanzionatorio, la possibilità di rettificare la dichiarazione (MUD) entro un termine più ampio di quello indicato dallo schema; e l'opportunità di prevedere, in coerenza con i principi dell'economia circolare, ulteriori forme di promozione e di semplificazione per il riutilizzo delle parti dei veicoli fuori uso utilizzabili come ricambio, al fine di ridurre al minimo l'impatto dei veicoli fuori uso sull'ambiente nel rispetto delle norme sulla sicurezza.

Ricordiamo che il termine per l'esercizio della delega, originariamente previsto per il 5 giugno 2020, è stato prorogato di ulteriori tre mesi, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 24 aprile 2020, n.?27, di conversione del decreto-legge «cura Italia» n.?18 del 2020, che ha prorogato tutti i termini per l'adozione di decreti legislativi con scadenza tra il 10 febbraio e il 31 agosto 2020, in considerazione dello stato di emergenza nazionale connessa al COVID-19, e che, pertanto, esso verrà a scadere il 5 settembre 2020.

Per maggiori approfondimenti in allegato i pareri approvati.

» 09.07.2020
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