AssoAmbiente

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094/2021/CS

Nei giorni scorsi EuRIC (associazione europea dei riciclatori), insieme a ESTC (associazione europea dei produttori di campi in erba sintetica) ed ETRMA (associazione europea dei produttori di gomma), ha organizzato un incontro con la Commissione europea sulla proposta relativa alla restrizione per l’utilizzo di microplastica. All’incontro, in rappresentanza della Commissione, erano presenti il Direttore della DG GROW responsabile per REACH e prodotti chimici, Kristin Schreiber, e il Capo dell'unità REACH della DG ENVI, Cristina de Avila, nonchè i responsabili politici coinvolti nella stesura della proposta sia per le microplastiche che per gli IPA.

Nel corso della riunione i rappresentanti dell’industria hanno avuto modo di presentare gli aspetti più rilevanti della loro posizione (vd. presentazione allegata) e di evidenziare il disaccordo con i numeri e le informazioni fornite nella proposta e relazione dell’ECHA in termini di rilascio delle microplastiche dai campi da gioco, di quantitativi di PFU interessati dalla restrizione, di stima (a ribasso) degli impatti ambientali e socio-economici per l'industria del riciclo dei PFU e di assenza di alternative all’impiego dei PFU. È stato quindi sottolineato come tutte le criticità evidenziate potrebbero essere efficacemente evitate mediante la piena applicazione delle misure di gestione del rischio (RMM) ai campi da gioco con intaso in granulo da PFU.

Secondo le associazioni presenti, la Commissione si è mostrata ricettiva e interessata alle argomentazioni illustrate nel corso dell’incontro oltre che attenta, in particolar modo, ad approfondire gli impatti sociali sulle comunità nel caso si concretizzasse il divieto per l’impiego del granulo da PFU come intaso per le superfici sportive. Tra i molteplici timori e interrogativi formulati dai rappresentanti della Commissione si evidenziano le preoccupazioni legate all'efficacia delle RMM nei campi sportivi amatoriali, alla gestione del fine vita dei campi in erba sintetica e agli impatti sulla salute dei materiali ottenuti dai PFU. A queste preoccupazioni le associazioni presenti hanno fornito tutti i chiarimenti e le rassicurazioni del caso ma hanno evidenziato comunque gli aspetti che richiedono un necessario lavoro di sensibilizzazione.

Per quanto riguarda l’iter normativo, la Commissione europea avrà tempo fino a giugno per presentare un progetto di proposta sulle restrizioni per le microplastiche che poi dovrà essere sottoposto al vaglio di Consiglio e Parlamento europeo. Ad ogni modo EuRIC continuerà nella propria attività di lobbying con i rappresentanti della Commissione, che poi proseguirà con i membri del Parlamento europeo, una volta che questo verrà coinvolto nel processo decisionale, grazie anche al supporto delle varie associazioni nazionali.

» 20.04.2021
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