È stata presentata il 24 settembre 2021 la relazione annuale di ARERA, composta da due volumi (sullo stato dei servizi e sull’attività svolta). Gli elementi contenuti nei due volumi riguardano i 12 mesi dell’anno solare 2020 e non contemplano i primi mesi di quest’anno.
Come emerso anche nella Relazione dello scorso anno, per quanto attiene al comparto di riferimento, dall’analisi (anche di respiro Europeo) emerge chiaramente come il settore dei rifiuti urbani sia molto complesso, caratterizzato da un’elevata frammentazione del servizio lungo la filiera e dall’assenza di condizioni infrastrutturali e organizzative omogenee tra le diverse aree geografiche del Paese.
Tra gli aspetti principali emerge che il processo di approvazione delle predisposizioni tariffarie relative all’anno 2020 è stato condizionato dalle misure emergenziali introdotte dal legislatore, con particolare riferimento sia al susseguirsi di proroghe dei termini di approvazione della TARI 2020 (necessarie a causa della grave emergenza sanitaria), sia alla deroga all’applicazione delle disposizioni del Metodo tariffario rifiuti (MTR) introdotta dal decreto-legge n. 18/2020. Nonostante le difficoltà legate all’emergenza, l’Autorità ha ricevuto circa 5.500 predisposizioni tariffarie relative all’anno 2020, che rappresentano una popolazione complessiva di poco superiore a 48 milioni di abitanti (circa l’80% della popolazione nazionale).
Oltre alla descrizione dell’attività regolatoria finora svolta dall’Autorità, grazie all’acquisizione di elementi informativi e di monitoraggio del settore oltre che i dati acquisiti tramite l’Anagrafica operatori, ARERA illustra:
In tale contesto ricordiamo che l’Associazione segue costantemente lo sviluppo della regolazione, mantenendo il dialogo con l’Autority anche nel rinnovato quadro del MTR-2.
Nel far rinvio alla relazione annuale, disponibile qui, rimaniamo a disposizione per aggiornamenti e informazioni.