AssoAmbiente

Circolari

2022/311/SA-EUR/PE

Il Piano d'azione per l'economia circolare dell'UE impegna la Commissione ad “aiutare icittadini, le imprese e le autorità pubbliche a migliorare la separazione dei rifiuti” proponendo a riguardo sistemi armonizzati di raccolta differenziata. “La proposta” – si legge sempre nel Piano – “si occuperà in particolare delle combinazioni più efficaci di modelli di raccolta differenziata, […] dell'accessibilità dei vari punti di raccolta, […]. Saranno inoltre presi in considerazione anche altri aspetti che facilitano il coinvolgimento dei consumatori”. 

A tal fine, nel 2021 il JRC (il Centro di Ricerca della Commissione europea) ha avviato i lavori finalizzati alla redazione di uno studio, per conto della DG Ambiente, sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani per migliorare le prestazioni dei sistemi di gestione dei rifiuti: A maggio 2021 si è svolto un primo workshop con le parti interessate e gli esperti, tra cui Assoambiente e FEAD, durante il quale sono stati raccolti primi feedback e input sui parametri per l'armonizzazione. Questi parametri sono stati raggruppati in argomenti che sono oggetto di quattro sottogruppi di lavoro (temi trasversali, logistica nella raccolta dei rifiuti, strumenti di raccolta dei rifiuti secchi riciclabili e consapevolezza dei cittadini) a cui partecipa anche l’Associazione e FEAD. La consultazione delle parti interessate è ancora in corso. 

Il JRC ha recentemente pubblicato il Report tecnico su “Separate collection of municipal waste: citizen’s involvement and behavioural aspect” che riporta i risultati della revisione della letteratura su sottogruppo sulla consapevolezza dei cittadini, così come le opinioni degli stakeholder e le loro risposte a un sondaggio sui fattori che influenzano la raccolta differenziata condotto durante il workshop. 

Per quanti interessati il documento è disponibile qui (unicamente in lingua inglese).

Il documento del JRC evidenzia che, in base alla letteratura, i cinque fattori più importanti nel comportamento dei consumatori verso la raccolta differenziata sono: l'identità personale, le norme personali, le abitudini di riciclo, il controllo comportamentale percepito e l'atteggiamento nei confronti della raccolta differenziata. Secondo gli stakeholder, invece, i fattori più importanti sono: la disponibilità di infrastrutture, la convenienza e lo sforzo percepiti, le conoscenze e competenze di base, obbligo morale percepito e preoccupazione ambientale.

In conclusione, le componenti degli asset gestionali di raccolta dei rifiuti urbani influiscono su diversi fattori comportamentali: le campagne di comunicazione si rivolgono principalmente ai fattori motivazionali e di capacità; gli incentivi economici si rivolgono ai costi finanziari del trattamento dei rifiuti e danno valore ai comportamenti di raccolta differenziata; il miglioramento della convenienza influisce quasi esclusivamente sui fattori di opportunità. Per questo motivo, secondo il JRC, non serve una sola categoria di intervento politico ma una combinazione di interventi per indurre un maggior numero di cittadini a differenziare correttamente i propri rifiuti. 

Lo studio complessivo del JRC dovrebbe terminare alla fine del 2022.

» 12.12.2022

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