Il Ministero per l’Ambiente la Sicurezza Energetica, di concerto con il Ministero dell’Industria e del Made in Italy, ha reso noto, con un comunicato stampa dello scorso 2 febbraio (disponibile qui), la pubblicazione dello Schema di decreto per l’istituzione del regime di responsabilità estesa del produttore per la filiera dei prodotti tessili di abbigliamento, calzature, accessori, pelletteria e tessili per la casa (v. Allegato 1).
Tra gli obiettivi centrali del decreto c’è la sostenibilità del prodotto, nonché “una progettazione degli stessi e dei loro componenti volta a ridurre gli impatti ambientali e la generazione dei rifiuti”. Tra le misure di eco-progettazione previste l’impiego di fibre tessili e materiali naturali biocompatibili, l’eliminazione di componenti e sostanze pericolose anche con riferimento alle microplastiche rilasciate nell’ambiente, la riduzione di difetti di qualità che portino il consumatore a disfarsene, ma anche l’impiego di tecniche di mischia delle fibre e di tessuti che favoriscano adattabilità a usi multipli e riparabilità. Nel testo viene anche richiamata la necessità di ricerca, sviluppo e impiego di tecnologie avanzate per la cernita di fibre provenienti dal trattamento dei rifiuti. Per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti e per il necessario coordinamento dell’attività di raccolta differenziata, viene istituito il CORIT, Centro di Coordinamento per il Riciclo dei Tessili, costituito da tutti i sistemi individuali e collettivi di gestione che verranno riconosciuti dal Ministero.
Si evidenzia che il MASE ha già previsto un percorso di consultazione sullo schema con i soggetti interessati che prevede un primo incontro on-line, da tenersi il prossimo 16 febbraio, dove verranno illustrati ai presenti i contenuti del decreto e raccolte delle primissime considerazioni. Successivamente, entro il 3 marzo 2023, sarà possibile inviare al Ministero, tramite un format predefinito (v. Allegato 2), osservazioni e suggerimenti puntuali e dettagliati al testo dello schema. Decorso tale termine il MASE lavorerà sui contributi pervenuti cercando di implementarli in una successiva versione del decreto che sarà poi oggetto di discussione in incontri in presenza con gli stakeholder.
In considerazione di quanto sopra vi invitiamo a prendere visione dello schema di decreto, già allo studio della struttura tecnica di Assoambiente, ed effettuare sullo stesso le vostre considerazioni da inviare agli indirizzi emal d.cesaretti@fise.org e s.navach@fise.org entro il prossimo 15 febbraio 2023.
Siamo infine ad informare che Assoambiente, in particolar modo con la sua associazione UNIRAU che rappresenta gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti tessili, parteciperà attivamente ai lavori di consultazione avviati dal MASE.
In attesa di vostri contributi, rimaniamo a disposizione per informazioni ed aggiornamenti.