AssoAmbiente

Circolari

2023/183/SAEC-EUR/FA

Lo scorso 5 luglio 2023 la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di revisione della Direttiva Quadro sui rifiuti, in particolare per la parte relativa ai rifiuti tessili e alimentari.

Rispetto alla direttiva 2008/98/CE che rappresenta la norma di riferimento per la gestione dei rifiuti, la Commissione ha proposto l’introduzione di modifiche rivolte soprattutto introdurre regimi obbligatori e armonizzati di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i tessili in tutti gli Stati membri: i produttori sono chiamati a coprire i costi di gestione dei rifiuti tessili e riceveranno incentivi per produrre beni che permettano la circolarità degli stessi. Tale misura servirà anche all’attuazione dell’obbligo europeo di raccolta separata dei prodotti tessili entro il 2025 (in Italia già in vigore dal 1° gennaio 2022) che mira a garantire che i tessuti usati siano selezionati per il riutilizzo e che ciò che non può essere riutilizzato sia indirizzato in via prioritaria al riciclo.

La proposta inoltre promuove la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative per la circolarità del settore tessile e affronta anche la questione delle esportazioni illegali di rifiuti tessili verso Paesi meno attrezzati per la loro gestione. A riguardo viene chiarito cosa costituisce un rifiuto e cosa è considerato tessuto riutilizzabile, ad integrazione delle misure previste dalla proposta del nuovo regolamento sulle spedizioni di rifiuti (v. circolare Assoambiente n. 225/2021) e garantisce che le spedizioni di rifiuti tessili avvengano solo quando presenti condizioni tali da garantire che gli stessi siano gestiti in modo ambientalmente corretto.

Infine, la proposta comprende anche misure contro gli sprechi alimentari. Gli Stati membri sono invitati a riesaminare ed adattare i loro programmi di prevenzione dei rifiuti alimentari al fine di conseguire entro il 2030 i seguenti obiettivi di riduzione: 10% rispetto al 2020 per quanto riguarda la riduzione dei rifiuti alimentari nella lavorazione e nella produzione e 30%, sempre rispetto al 2020, dei rifiuti alimentari pro capite e complessivamente nella vendita al dettaglio e nel consumo. Ciascuno Stato membro dovrà inoltre individuare le autorità competenti responsabili del coordinamento delle misure di riduzione dello spreco alimentare attuate per raggiungere tali obiettivi, informando la Commissione. 

La Commissione ha infine pubblicato una sezione di domande e risposte, disponibile qui, per chiarire il tema sulla riduzione degli sprechi alimentari.

Nel rimandare a successive comunicazioni per quanto riguarda l’iter della proposta della Commissione, anche in relazione a eventuali azioni associative, si rimanda al testo della proposta di revisione della Direttiva quadro sui rifiuti (v. Allegati 1 e 2 in inglese) per ulteriori dettagli e si rimane a disposizione per informazioni.

» 06.07.2023
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